caratteri piccoli caratteri medi caratteri grandi Chiudi finestra

ROMANZO DI UNA STRAGE regia di Marco Tullio Giordana

Nascondi tutte le risposte
Visualizza tutte le risposte
Invia una mail all'autore del commento Giordano Biagio     9 / 10  08/04/2012 23:13:46Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
La strage di Piazza Fontana avvenuta a Milano il 12 dicembre 1969 è rimasta ancora oggi senza un vero colpevole, essa segna una delle pagine più tormentate della storia del nostro Paese, pur essendo avvenuta in un periodo politicamente vivo, ricco di ideologie e utopie straordinarie per la maggior parte di grande bellezza umanitaria e sociale; un periodo sempre sul punto di prendere politicamente pieghe radicali rispetto alle forme legittimate della democrazia in uso che presentava un sistema istituzionale sempre in grossa difficoltà: soprattutto nel riuscire a rispettare le più elementari regole procedurali.
Al centro del film le vicende che precedono la strage nella Banca Nazionale dell'agricoltura, la terribile scena dell'attentato assai credibile perché verosimile tecnicamente, e le principali indagini.
Film firmato da Marco Tullio Giordana e tratto da libro di Paolo Cucchiarelli intitolato "Il segreto di Piazza Fontana". Un film che nonostante il titolo non cerca di rappresentare le cose in una forma esteticamente vicina alla narrativa da romanzo, Giordana fa del neorealismo moderno, si documenta minuziosamente, raccoglie le testimonianze che il suo fiuto giudica affidabili, studia verbali e atti giudiziari con uno spirito verista e rende invisibile la sua presenza, il suo stile, le sue idee, usa la macchina da presa solo per scrivere freddi documenti di storia.
Il film perciò è rigoroso nell'approfondire ogni possibile tesi, l'immaginazione e la fantasia di Giordana entrano in gioco solo per cercare possibili nuove associazioni nei fatti, nei documenti, nei verbali, in modo tale da mettere in relazione tra di loro cose singolarmente note ma che messe in rapporto per qualche analogia destano nuovi interessi.
Quest'opera filmica rappresenta la felice maturazione del regista in un percorso iniziato con film quali "La caduta degli angeli ribelli" e " Maledetti vi amerò", che porta Marco Tullio Giordana ad essere oggi il protagonista incontrastato dei film ad impegno civile, opere le sue che hanno forti risonanze anche internazionali.
Il regista riordina pazientemente non le tessere di un puzzle che nessuno è riuscito mai a completare del tutto e che rimane quindi disseminato di vuoti, ma ricostruisce con minuziosa perizia la struttura di un enigma politico, formulandone più correttamente gli intrecci che riguardano le diverse logiche sottese a quei terribili fatti accaduti.
Ogni possibile congettura di quel maledetto venerdì pomeriggio, nel quale alle 16.37 una bomba scoppiò all'interno della Banca dell'Agricoltura nella centralissima Piazza Fontana a due passi dal Duomo, a Milano, causando la morte di ben diciassette persone ed il ferimento di ottantotto, si è infranta di fronte a una complessità della realtà che sembra farsi beffa a distanza di anni di ogni intellettualismo politico, sociale, istituzionale, in particolare di quello che avanzava interpretazioni spesso azzardate, arroganti, o cariche di risentimenti fuorvianti.
L'enigma che Giordana formula a distanza di tempo abbraccia un panorama più ampio e sereno, come quando in una strada lunga e rettilinea i passeggeri che stanno nei sedili posteriori dell'automobile vedono il panorama dietro di loro ampliarsi sempre più con l'avanzare della macchina cogliendone al meglio le sfumature d'insieme.