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ROMANZO DI UNA STRAGE regia di Marco Tullio Giordana

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Invia una mail all'autore del commento Elly=)     9½ / 10  06/04/2012 22:41:21Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Cavolo ragazzi, questo film è una bomba!..

Vabbeh a parte questo umorismo macabro andatevelo a vedere perché se non ci andate potete benissimo andare a fan****!

Credevo che con i Taviani il capolavoro italiano di quest'anno fosse già stato fatto e invece guarda che esce fuori!Entrambi magnifici, veramente, due film che gli italiani DEVONO andarsi a vedere, e con DIAZ, il sogno in cui il cinema italiano rinasce, forse, diventa realtà, una fenice che risorge dalle ceneri!

E' buffo pensare che un film come ROMANZO DI UNA STRAGE, nel quale viene raccontata una storia che è vergogna e sofferenza italiana del recente passato, possa essere uno di quei pochi film meravigliosi made in Italy che siano mai stati fatti nell'ultimo decennio italico.

L'unica pecca del film sono le interpretazioni, a volte esageratamente recitate, battute troppo dettate o con la solita cantilena, ma in compenso Calabresi spacca su tutti. Spacca quanto il film, con le inquadrature sempre così scure per sottolineare l'atmosfera del film, un'atmosfera tetra, che provoca una piccola agitazione nel nostro io italiano più profondo. Una bellissima fotografia che si nota già dalle prime inquadrature, quando muore il giovane, tutta quella presenza di colori scuri con il fumo che copre le immagini, un velo trasparente che sembra quasi accarezzare la morte che c'è in quel clima di rivoluzione. Anche la colonna sonora non è da meno, davvero molto suggestiva in alcuni punti, come nella scena in cui c'è il girato vero del funerale a Milano delle vittime di Piazza Fontana, un grande silenzio interno, mentre sovrastano le note di musica classica, da brivido al solo pensiero che quel fatto è successo davvero!

La scena più bella del film è proprio quella della bomba, lo spettatore sa che presto succederà qualcosa e gli trema l'animo davanti a quelle inquadrature che bloccano il tempo ritraendone i minuti fatali, annunciando l'imminente disastro. Così come nella scena finale, che personalmente mi ha fatto ricordare il film in cui Borsellino veniva fatto saltare in aria: stessi sentimenti provati, stessa situazione, stesse cause e stessi effetti, stesso clima, stessa fine.
E' un film, ROMANZO DI UNA STRAGE, che fa pensare, finalmente (e sottolineo finalmente) non si è di fronte a quelle ****** colossali delle commediuole che girano a Cinecittà, ma si cambia genere e vengono trattati il messaggio, la denuncia, il punto di vista per quello che sono in modo serio e maturo.

Io sinceramente voglio ringraziare Marco Tillio Giordana per il grande film che ci ha regalato, ha portato alla luce un argomento molto spinoso per il nostro Paese e nel contempo è riuscito a girare in modo impeccabile il film.
Per quelli della vecchia generazione è di certo un argomento triste, che hanno forse voluto dimenticare, ma è giusto che anche alle nuove generazioni venga insegnata la storia, la storia di questa giovane Italia. Non possiamo pretendere che i giovani di oggi guidino un Paese quando lo Stato stesso non insegna la politica a scuola, cosa significhi votare, cosa sia la Costituzione, i diritti e i doveri, i partiti e le forme di governo, la politica pura, senza nessun tipo di macchia. Rimane il dubbio se il Governo non voglia insegnare per far rimanere la forte presenza dell'ignoranza tra il popolo o che abbia una paura fondata su quanto accaduto in passato, paura che i giovani di oggi possano insorgere contro le istituzioni in modo violento per ottenere rispetto, quel rispetto che manca nel nostro Paese. Una paura che forse abbiamo tutti noi, ma specialmente loro, i quali questa disgrazia l'hanno vissuta, coloro che hanno visto questo e incidenti simili (un pensiero concreto a Moro) e se vogliamo la paura del mondo intero, di tutti i popoli, la paura di scoprire che le persone in cui poni fiducia ti pugnalano alle spalle. Un governo che dovrebbe guidare il proprio Paese verso la gloria e il benessere e invece insabbia i propri sbagli, perché in fondo funziona così il mondo, la politica come tutto il resto è un mondo di corrotti e di inganni.
Mi viene da pensare se CESARE DEVE MORIRE, ROMANZO DI UNA STRAGE e DIAZ non solo siano le tre pellicole di un nuovo inizio, ma anche tre pellicole che hanno un qualcosa in comune, un qualcosa di più profondo, ma forse non è il caso di continuare..