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ALBERT NOBBS regia di Rodrigo García

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Invia una mail all'autore del commento Elly=)     8 / 10  27/02/2012 01:07:20Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
SPOILER A FUNGHI

Se qualcuno si chiede perché deve andare a vedere questo film è sicuramente per l'interpretazione di Glenn Close, magnifica come non mai!

A livello cinematografico è tutto ok, tutto abbastanza buono. Ecco, forse quello che pecca un pò è che si arriva in un dato momento della narrazione dove si inizia a sentire il peso di troppe soffermazioni inutili, ma che viene alleggerito dalla costante interpretazione della Close che è a dir poco sublime.

Il finale è terribile, devo dire che non te l'aspetti che finisca tutto così. Di punto in bianco finisce tutto, ogni minima speranza che bruciava di vita durante il film negli occhi e nel cuore della protagonista, muore con lei. Morire immaginando che il sogno della tua vita sia diventato realtà: terribile, un salto nel vuoto che ti fa perdere per un secondo il contatto con la realtà fisica. Aveva lavorato una vita intera con una storia drammatica alle spalle che l'ha portata a nascondere la sua vera identità. Una scelta voluta tra virgolette, un ruolo assunto per non morire di fame. La protagonista non soffre di nessun disturbo sessuale, se si vuole chiamarlo così, come credono in tanti. Un pò logorroica la storia fra la ragazzina che sogna di vivere come una nobile e il ragazzo che sogna l'America, ma essa, come il sogno di ricchezza della padrona, serve come spalla per enfatizzare il fatto di come gli uomini sognano a occhi aperti, dimenticandosi tante volte che la realtà è un'altra, per poi finire delusi quando i sogni non si realizzano. Ma in fondo il sogno, come Albert ci dimostra, è l'unica cosa che rimane all'essere umano, perché per quanto dura possa essere la vita, nessuna cosa potrà entrare così profondamente nella nostra mente e spezzare la nostra fantasia. Possiamo far finta di essere persone unicamente razionali, con i piedi per terra, ma poi quando ci addormentiamo il nostro inconscio lavora, le speranza iniziano a riprendere vita, perché domani è un altro giorno e così come Albert nel momento finale, prima di morire, ci stacchiamo dolcemente dalla cruda realtà.

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