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...E ORA PARLIAMO DI KEVIN regia di Lynne Ramsay

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Niko.g     6½ / 10  13/03/2012 14:26:42Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
L'impotenza di Eva e Franklin nei confronti del loro figlio, mi ricorda un po' quella dei genitori di Alex in Arancia meccanica, anche se in quel caso l'irriverente sfiducia nell'istituzione famiglia sconfinava nel grottesco.
Qui non si capisce se sulle problematiche di Kevin pesino di più l'incapacità e l'inadeguatezza dei suoi genitori o se egli sia effettivamente un predestinato all'estremo atto di violenza, indipendentemente da chi gli ruota attorno. Seguendo Kevin fin dalla nascita, tutto lascerebbe pensare alla seconda conclusione (devianza patologica) e, probabilmente, questo finisce per svilire una sceneggiatura che avrebbe potuto essere di ben altro contenuto in rapporto al tema trattato. L'impressione mia è che questo dramma sia rappresentato a livello superficiale, epidermico, preferendo facili sfumature thriller, anche se ben curato sul piano estetico e del montaggio.
Tilda Swinton si cala perfettamente nella maschera, bravo Ezra Miller, anche se un plauso speciale andrebbe al responsabile casting per i ruoli di Kevin durante l'infanzia, affidati ai piccoli Rock Duer e Jasper Newell: una somiglianza fisica notevole ed estremamente credibile.