caratteri piccoli caratteri medi caratteri grandi Chiudi finestra

SERPICO regia di Sidney Lumet

Nascondi tutte le risposte
Visualizza tutte le risposte
JOKER1926     7 / 10  13/07/2009 02:39:19Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
1974, Lumet presenta al pubblico la storia Frank Serpico poliziotto di New York che, ostacolato da un sistema corrotto, si batterà fino alla fine per poter lavorare in modo pulito lontano da "mazzette" e da loschi affari… Il tutto è tratto da fatti realmente accaduti…
(Serpico poliziotto paradigmatico di una New York allo sbando abbandonò la "grande mela" per trasferirsi in Europa, precisamente in Svizzera, per allontanarsi dal pericolo rappresentato, in quel frangente, da losche vendette…)

"Serpico" è un film pesante (per le tematiche), la storia infatti è incentrata su un giovane e onesto poliziotto che non accetterà mai i "contributi" economici, all'epoca tale clamoroso quadro di corruzione esposto da Lumet nel suo film riecheggiava pesantemente nella società del tempo "marcia" non nei rioni di una malandata New York ma nel ventre, nell'organizzazione dello stato, ovvero nel corpo della Polizia!

Il film, ponendo in modo imperioso le proprie basi sull' eccentrico Serpico, diventa (quasi) un documentario screditando, esponendo a 360 gradi il "giro" poliziesco legato all' illegalità del tempo (e forse anche di oggi…).

Lumet propone dunque una sceneggiatura compatta, magari poco brillante ed intrecciata ma di grande impatto mediatico, inoltre la fotografia, le musiche, le atmosfere e il cast costellano in modo definitivo il quadro delle positività di tale prodotto cinematografico degli anni settanta.
Elogiando il cast comunque è logicamente un dovere lodare (su tutti) Al Pacino in una prova praticamente impeccabile, inoltre è curatissima la sua immagine, insomma Lumet regala alla cinematografia l'ennesima icona, ovvero la figura immacolata di uno sbirro corretto e al momento giusto spregiudicato e violento.

"Serpico" resterà un film indimenticabile, nella pellicola Noto una grande serie di pregi ma (purtroppo) una serie di "difettucci".
Insomma la pellicola è sotto alcuni aspetti fin troppo prolissa, inoltre la quasi assenza di azione e l'interminabile introduzione di dialoghi spinge il film sui binari della monotonia costernata da una cospicua dose di noia e (a tratti) di prevedibilità; ovviamente queste "carenze" vengono nascoste dall'importanza, dal messaggio del film che sfida, sotto l'icona dell'intramontabile Al Pacino, stato e polizia trascinando lo spettatore spesse volte in un viaggio tormentoso nel nome della Giustizia e della Onestà, concetti troppe volte violentati dalle classi alti e (pseudo) esemplari della società…
Invia una mail all'autore del commento wega  14/07/2009 12:33:56Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Insomma 'sto film è indimenticabile ma con qualche piccolo difettuccio: fin troppo prolisso, spinge sui binari della monotonia+una cospicua dose di noia, e per di più è prevedibile. Poi Serpico non mi pare che sia uno tanto eccentrico.