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SERPICO regia di Sidney Lumet

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inferiore     6½ / 10  26/02/2009 09:42:54Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Sidney Lumet dirige un film scomodo tratto da una storia vera. La reale storia di Francisco Vincent Serpico interpretato da un formidabile Al Pacino, reduce dal capolavoro di Francis Ford Coppola ''Il Padrino'' dove interpretò Michael Corleone. Per l'attore italo-americano è il Quarto lungometraggio, mentre è il diciottesimo film diretto dal regista di Filadelfia dove vi sono numero esperienze di film girati per la televisione.
Questo ''Sepico'' è una pellicola come detto scomoda e tagliente che mette in luce tutte i malaffari della polizia corrotta americana, parte con il prsupposto di essere un normale film drammatico che racconta la vita di un polizziotto dedito all'onestà e ai sani principi ma involontariamente subisce una mutazione per diventare una sorta di documentario. Il cast è più che ottimo e segnalerei oltre al già citato Pacino anche Tony Roberts, famoso per aver contribuito più volte ad avere ruoli in alcuni film del regista americano Woody Allen, difatti compare in sieme a lui In ''Provaci ancora Sam'', ''Io e Annie'', ''Sturdast memories'' e molti altri ancora.
L'accusa all'abuso di potere da parte delle forze dell'ordine è plateale e il regista riesce molto bene in questo intento. Il film porta a casa due nomination per l'oscar quali miglior attore protagonista per Al Pacino e l'altra per la miglior sceneggiatura non originale. Difatti il film prende ispirazione anche dal romanzo di Peter Mass che ha riscontrato un gran successo, soprattutto in America.
Una particolarità è il look da hippie da parte di Serpico, un look per passare inosservato fra la folla. Il doppiaggio di Amendola è eccezionale e ricorda quello che in breve futuro farà per Tomas Milian e il personaggio ''er monnezza''.
Tutto sommato è un bel film, un velo di tensione e disgusto forse impercettibile instaura un rapporto con lo spettatore che durerà fino all'epilogo della vicenda. Dico disgusto per i fatti messi in luce dall'agente Serpico, un settore che dovrebbe risultare immacolato come quello della pubblica sicurezza invece appare uno dei meno dignitosi. Ovviamente Al Pacino non si smentisce mai e nel film di Lumet consolida la teoria che fu uno dei più grandi attori sulla piazza all'epoca. Ottima interpretazione la sua, molto nella parte e sulla stessa lunghezza d'onda con il personaggio. La storia procede ad un buon ritmo senza annoiare o risultare ripetitiva, Lumet in alcuni primi piani dimostra di saperci fare e la sceneggiature è molto buona. Dialoghi pungenti conditi da una vena polemica che a volte risultano originali ed intelligenti.
Tuttavia non mi ha emozionato come mi sarei aspettato all'inizio, lo spettatore rimane distante nel seguire la storia, non ha modo di far parte del vortice di emozioni emanate dal film. In breve, non mi ha preso!
Ha moltissimi pregi come pellicola e trovarvi dei difetti risulta un'impresa ardua, ma credo che quest'unica pecca sia davvero pesante ai fini della valutazione finale. Per prima cosa un film deve trasportarti, farti sentire parte integrante, ma ''Serpico'' non riesce in questo intento. Ti lascia indifferente, quasi come un documentario schierato stile Michael Moore, ti mostra i loschi affari degli agenti di polizia Newyorkese, intendiamoci, lo fa in maniera impeccabile ma sfortunatamente la pellicola non parte con l'intento di divenire un documentario. Quindi in fin dei conti ''Serpico'' risulta essere statico e non riesce a far trepidare il pubblico. Ti lascia li imperturbabile dinnanzi allo schermo ed ovviamente non è un lato positivo.
Non nascondo il mio rammarico, soprattutto se di un film così si poteva fare davvero un capolavoro. Lumet non è riusito a raggiungere il livello de ''La parola ai giurati'', sono davvero avvilito nel scrivere ciò. Avrei voluto potergli dare di più, ma alla fine mi ha lasciato solamente la denuncia fatta dall'uomo, nulla più.
Grende occasione che come niente, svanisce!
BlackNight90  26/02/2009 16:16:00Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Oh, grazie per averci ricordato che Al Pacino nel Padrino interpretò Michael Corleone, ce n'è sempre bisogno ;)
quanto ci hai messo a scrivere tutto sto commentone?
inferiore  26/02/2009 16:22:03Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Tipo due ore... Ho scritto un poema per ripetere sempre lo stesso concetto. Volevo vedere cosa si provava a sentirsi almeno per un giorno joker... :-)
Vado a riguardarmi amore e guerra... Di cui sto TENTANDO di scrivere la recensione... (non ridere). ;)
BlackNight90  26/02/2009 20:53:11Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
due ore!?!? cristo santo, ma che hai i crampi alle mani? macchè, di joker ce n'è uno, come lui non c'è nessuno.
figurati, non riesco a ridere, il fatto è che sto soffocando...

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