caratteri piccoli caratteri medi caratteri grandi Chiudi finestra

LA CROCE DI FERRO regia di Sam Peckinpah

Nascondi tutte le risposte
Visualizza tutte le risposte
Invia una mail all'autore del commento NotoriousNiki     7½ / 10  25/05/2014 13:54:44Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Molto buona questa incursione nel cinema bellico, lucido e anti-bellico come un Milestone seppe dettare negli anni '30, anti-manicheista come il celebre 'Prima Linea' aldrichiano ponendo l'accento sull'autorità invece che sui nemici, uscendo dagli schemi di Hollywood, e Peckinpah che iconoclasta lo è sempre stato coraggiosamente raccoglie la causa tedesca ma non per metterne alla berlina le ideologie naziste o le antinomie nel rapporto tedeschi-russi, a lui della politica è sempre interessato poco impregnarne i film, scevro da ogni tentativo di renderli sofisticati o impegnati, il suo è palesemente cinema umanista dunque viviseziona i rapporti autorità-subalterni, gli interessi e le ambizioni che si celano dietro il patriottismo di facciata, addirittura insinuando a rapporti di natura omosessuale, pulsioni sessuali che manipolano la lucidità dell'uomo, misoginia che si avverte anche in alcuni dialoghi, infine oltre che il dovuto riscatto c'è da segnalare qualche tagliuzzamento nel montaggio che non torna, demoni con la quale Sam ha dovuto combattere perennemente.