Arnold 9 / 10 11/12/2010 02:52:42 » Rispondi Diretto, crudo e spietato in perfetto stile Peckinpah. Il film è bellissimo e come molti altri lancia una dura condanna contro la guerra e chi la alimenta (pazzi in cerca di gloria), ma a differenza di altre pellicole lo fa sopratutto attraverso le immagini più che con le parole. La violenza in un film di Peckinpah è d'obbligo, e "La croce di ferro" non fa eccezione. Le immagini sembrano ritrarre perfettamente l'amarezza del protagonista (un James Coburn forse nella sua migliore interpretazione) di fronte all'orrore della guerra e alla follia che ne deriva.
Assolutamente da vedere
KOMMANDOARDITI 11/12/2010 15:09:22 » Rispondi Peccato solo che il maestro Sam non fosse nè un pacifista, nè un antimilitarista, nè un progressista nè tantomeno uno che nei suoi film lanciava futili moraline umanitaristiche e/o didattiche. Piccolo ma annoso equivoco che sarò ben lieto di affrontare nei minimi dettagli in caso avessi qualche lieve perplessità in merito. Attendo speranzoso ;-)
Arnold 10/02/2011 22:19:19 » Rispondi Sarà che mi sono spiegato male, però secondo me non è essenziale essere antimilitarista e pacifista per mostrare cosa sia in realtà la guerra.
La scena della morte del bambino russo è abbastanza emblematica in questo senso e lo stesso personaggio di Stransky rispecchia l'uomo pronto a tutto pur di ottenere quello che vuole