Elly=) 8 / 10 19/02/2012 22:24:21 » Rispondi Il film parte con dei titoli di testa in stile pubblicitario: effetti speciali, ritmo veloce, montaggio con tagli netti, immagini non chiare, fotografia molto nera e blu, musica rock,.. Tolto lo stile pubblicitario quello che rimane al film è proprio la fotografia scura, tendente al blu, con scenografie grigie, cupe, con scene girate spesso in location notturne. Un'oscurità usata per sottolineare l'atmosfera corrente del film, rafforzata da una colonna sonora rock e suggestiva. Atmosfera claustrofobia data da scene e da immagini dure, da violente vendette, da violenze impregnate da perversioni sessuali e dall'incapacità di trattenersi in età adulta dall'istinto primordiale del pisello, tralasciando quello che la ragione pura suggerisce e andando a parare come bambini sulle prime emozioni, sentendosi compiaciuti del proprio agire, immortalati in una consapevolezza inconscia del danno arrecato alla persona ferita carnalmente e spiritualmente.
La pellicola è una cartina topografica che viene srotolata insieme all'entralasement. Nella prima parte del film troviamo due storie che vengono raccontate con l'uso del montaggio alternato, due strade su cui due macchine percorrono il proprio tracciato, e la macchina da presa non può che diventare l'occhio narrante di questi due rettilinei pieni di ostacoli e lampioni, dove vengono tracciati i due profili dei protagonisti, dove ad un certo punto si convergono in un unico viale a doppia corsia nella quale si attueranno due ricerche, una evidente, l'altra più nascosta. La ricerca nascosta riguarda Lisbeth e Mikael, così diversi tra loro tanto da cercarsi rispettivamente. Una ricerca che li aiuterà a crescere ma che ricade in un aiuto che pone le sue basi sulla relazione sessuale che avverrà tra i due. La ricerca più evidente è invece l'indagine compiuta dall'investigatrice e dal giornalista per cercare di risolvere il misterioso caso di Ariet.
Tra corse in moto che regalano un piacevole ritmo serrato, nuovi indizi e nuove scoperte, ricerche tra vecchi scaffali e interviste ai diversi componenti della famiglia matta si arriva al finale, il quale fa dividere di nuovo quel viale di cui parlavamo prima.
Il primo finale è il lieto fine: il mistero è stato svelato e l'assassino ha fatto la fine che si meritava, anche se esso era scontato la suspense è rimasta alta fino alla fine. Il secondo finale è quello della tragedia, cioè quello della relazione tra i due che finisce in modo amaro: lei aveva la speranza di iniziare una nuova vita grazie a lui, dimenticare il passato, ma per Mikael è sempre stata un'avventura, lei si ritrova "sfruttata sessualmente" per l'ennesima volta, lui come niente torna dalla sua bionda capo redattrice. La sola cosa che viene da fare e andarsene via in moto, con le lacrime agli occhi, nascoste dal casco nero, ma già si sente nell'aria che questa storia non è finita.
Peter Lyman 21/02/2012 23:40:30 » Rispondi Colonna sonora rock suggestiva?? si chiama Immigrant Song.
Elly=) 22/02/2012 13:22:22 » Rispondi evvabeh nn m ricordavo k era dei led zeppelin però rock è..