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MILLENNIUM - UOMINI CHE ODIANO LE DONNE regia di David Fincher

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Invia una mail all'autore del commento kowalsky     7 / 10  06/02/2012 18:16:13Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
La mano di Fincher si vede, ma nemmeno l'ottimo regista è riuscito a rendere inedito e personale questo remake. Diciamo che ci guadagna sicuramente dal punto di vista tecnico - formidabili la fotografia e l'intro Zeppeliniano-cyberpunk - e forse anche per gli interpreti. La Lisbeth di Rooney Mara è indubbiamente meno freak della Rapace, ma non fa certo rimpiangere l'icona precedente, anzi. Resta il fatto che il film è tratto dalla mediocre trilogia cinematografica di un altrettanto celebre trittico letterario che mi ha sempre lasciato perplesso. Sarà stato letto in tutto il mondo, ma gli scompensi narrativi della vicenda permangono, eccome - cfr. può essere credibile un'eroina schizofrenica che si trasforma in geniale investigatrice medianica, che ha libero accesso in tutti gli archivi della polizia, etc. L'onestà di Larsson era fuori discussione visto il suo (tra)passato di giornalista procacciatore di nazisti, molto meno la credibilità del suo triplo romanzo. Tutto questo potrebbe c'entrare poco col cinema, e invece c'entra eccome. A parte un Craig monotematico ma avvincente e un Plummer al solìto superlativo, anche questo Millenium finisce per arroccarsi in un'epilogo fatto di violenza e colpi di scena (troppi) ma proprio quella "centralità" dell'intrigo in casa Vagner non riesce a emozionare più del dovuto (regia che talvolta ammicca a L'uomo nell'ombra di Polansky). Aleggia l'inevitabile deja vu dovuto all'intreccio di una storia che, in fondo, tutti quanti già conosciamo. Ottimo film di transizione, insomma, ma da Fincher è lecito pretendere di più
Ps Il nome "Rebecca" (una delle vittime) in ebraico significa "donna che ammalia gli uomini"
Ezio77  06/02/2012 21:23:29Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Solo per farti i complimenti per il condivisibile e bel commento. Grazie anche per il particolare del nome Rebecca. Non so perchè ma anche a me ha ricordato le atmosfere de ''L'uomo nell'ombra'' di Polansky.