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ACAB - ALL COPS ARE BASTARDS regia di Stefano Sollima

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JOKER1926     7 / 10  02/10/2012 02:22:50Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Il titolo "ACAB" mediaticamente picchia forte. "Tutti i poliziotti sono basta rdi", l'inno di rivalsa e di ideologia (?) di chi odia le forze armate negli ultimi tempi, in Italia, è divenuto sempre più pressante, picco che, nonostante tutto, sembra esser già stato toccato alcuni anni fa (picco inteso per quanto concerne i disordini agli stadi, non altre situazioni).

Il disegno cinematografico intrapreso da Stefano Sollima fa il suo lavoro e il suo effetto. Qui, in poche parole, siamo dinanzi ad una produzione densa e cazzuta che fotografa in modo spietato e potente le dinamiche esistenziali dei celerini fra lavoro (o sopravvivenza) e vita esterna, quella familiare.
"ACAB" quasi assume i toni lirici della tragedia greca , toni adattati (ovviamente) alla routine urbana e irrequieta dell'underground italiano.
Gli attori , non c'è Leonardo di Caprio e Marlon Brando, sfoderano comunque prestazioni da urlo, massicce e sentite.
Filippo Nigro e Pierfrancesco Favino l'arma in più.
La storia delineata dalla regia italiana non concepisce nel suo ventre logistico alcuna schematizzazione di narrazione ma, in modo disperato, cerca di snocciolarsi attraverso situazioni di pura violenza. In questi momenti il pubblico suda e trema dinanzi a dinamiche bastarde e derisorie. Si va, insomma, da quelle che riguardano il privato a quelle dell'ordinario. Ovvero quelle che hanno a che fare con la difesa e la protezione della Patria, anche se quest'ultima ha perso risonanza ideologica e pratica.
"ACAB" detta tutta richiama persino "Ultrà", in effetti queste sono pellicole che entrano dentro, e spesse volte, ci rimangono. Sollima mette nel suo film spunti vari, dalla clemenza per gli stranieri innocenti al senso sublime del Fascismo che spazza via le prepotenze dello straniero cattivo.