thohà 7½ / 10 09/06/2012 16:47:06 » Rispondi "Primo giorno di lavoro e già hai spaccato 'a capoccia a du operai. Come te senti?" - "'na favola".
Che i problemi personali intacchino la necessaria freddezza e l'equilibrio psicologico per un lavoro come il celerino è ovvio. Questi sono reparti che hanno a che fare con gente in******* più che mai, anche più di loro. Immersi nella violenza reagiscono spesso con ancora più violenza, con un malinteso senso del potere. Ma da che parte stare? Dalla parte della polizia o dall'altra parte della barricata? La tensione tra i celerini è alta e si insedia anche nello spettatore. "Ma che è successo veramente alla Diaz?" - "La più grossa str... della vita nostra". Lo sanno. Sanno benissimo che bisogna mantenere la testa sulle spalle, ma la voglia di rispetto, di riconoscenza, di rivalutazione del proprio difficilissimo lavoro fa saltare i nervi. Bellissima e significativa la spiegazione che darà in tribunale Cobra (l'ottimo Pier Francesco Favino). Che significava *stadio* all'epoca del G8? Guerra. E talvolta anche adesso.
Bel film, scevro da sbavature e lucidamente freddo.
Ironia? Il finale (aperto) avviene con un prevedibile scontro per vendicare un estracomunitario ucciso dalla polizia. Occhio per occhio, necessita un morto da parte dei celerini. Lo scontro? Nel Piazzale Maresciallo Diaz.
INAMOTO89 26/06/2012 23:02:18 » Rispondi guarda che non cè nessun extracomunitario ucciso dalla polizia, la vittima è Gabriele Sandri