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ACAB - ALL COPS ARE BASTARDS regia di Stefano Sollima

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carsit     8 / 10  10/02/2012 00:03:24Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
devo dire che sono rimasto colpito, però in positivo.
Era da tanto che non vedevo un film italiano di questo carattere, questa forza e soprattutto con un messaggio così controverso e scomodo.
La tematica è esplicata dal titolo: analizzare sotto forma di documentario le qualità e le abitudini dei celerini ( identificati in cobra, mazinga e negro).
Prima di recensire volevo sottolineare un ottimo Favino, che si dimostra veramente tagliato per il ruolo. Anche il ragazzo esordiente mi ha fatto una buona impressione. Ma nel complesso i quattro protagonisti spiccano bene.
Il film è molto pessimista e non lascia vie di fuga.
é un vortice continuo , di violenza e sangue, di rancorw e di sentimenti mal repressi, di rabbia scatenata nei gesti e esasperazione estremizzata.
é un film veramente forte, con scene di violenza che non lasciano indifferenti.
IN tutto questo le istituzioni sociali, come il parlamento, i giudici, i superiori, la legge e lo stato sono i grandi ASSENTI. queste entità sono assenti, sono muti, non parlano e non intervengono. Ma senza un qualcosa di superiore che ci vincola a delle leggi ( anche etiche-morali) si ottiene quello che si vede nel film ( purtroppo si avvicina molto alla realtà).
é un film dove eroi e cattivi non si distinguono +, perchè chi sembra buono in realtà ha più di uno scheletro nell'armadio da nascondere, e chi è cattivo ( come viene dipinto dai media) in verità ha alle spalle un passato doloroso ed una situazione difficile.
Quali personaggi si salvano!?!? mazinga, che non riesce ad avere dialogo con il suo figlio fascista e che quindi si sfoga con il suo lavoro di celerino??!
oppure NEgro, che avendo problemi con la moglie (si vede portarsi via la figlia) reagisce violentemente contro la sua donna!?!?
Cobra, il più ipocrita di tutti, che predica la calma e l'autocontrollo, per poi finire sotto accusa 5 volte per lesioni aggravate!?!?
eppure Adriano è l'unico che va lì ( a fare il celerino) per poter mantenere la madre senza lavoro e sul punto di sfratto, ma vere e proprie motivazioni (eccetto economiche) non le ha. ma sarà l'unico che probabilmente conserverà l'onore ( anche se pure lui sarà protagonista di alcune azioni discutibili).
mi ha colpito la frase di CObra: " o fai parte di un gruppo, oppure non sei niente". tradotto : o sei dei nostri, o sei dei loro. In un modo o nell'altro, sei coinvolto nell'eterno scontro tra legge e fuorilegge. eppure ci sono persone ( persone normali) che desidererebbero un posto migliore, nel quale non c'è assolutamente bisogno di clan per poter sopravvivere.
il messaggio del film è fortemente pessimista e mette in luce la nostra realtà.
molti hanno parlato di clichè abbastanza numerosi, però la realtà nostra è un clichè. il film lo premio con 8 per il coraggio, per la forza delle immagini, per la regia e per le interpretazioni veramente buone!!!