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ACAB - ALL COPS ARE BASTARDS regia di Stefano Sollima

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olikarin     8 / 10  15/04/2018 02:47:01Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Sollima è Sollima. O piace o non piace. Dopo la visione di "Suburra" giurai di vedere A.C.A.B. il prima possibile e.. finalmente! Non c'è molto da dire a livello tecnico: la regia di Sollima si riconosce e la scelta degli attori è sempre eccezionale, soprattutto Pierfrancesco Favino e Marco Giallini, ma il resto del cast non è da meno (Filippo Nigro, Domenico Diele, Andrea Sartoretti). Il difetto della pellicola sta nel finale: non è chiaro ma non è nemmeno il "finale ambiguo e perfetto", di quelli che lasciano a bocca aperta, per intenderci. Non si sa dove vuol andare a parare, non rischia, non si espone troppo. Le questioni non vengono risolte: né la vicenda principale né le vicissitudini dei tre protagonisti. Ciò che emerge è la scelta di Adriano.
Ed è proprio questo il punto. Nigro, Mazinga e Cobra sono abituati ad agire in un determinato modo, in base a certi principi, in base alla propria morale. Invece Adriano, pur adattandosi inizialmente, sceglie poi di imboccare una strada diversa.
Uno degli aspetti più veri della pellicola sta proprio nel fatto che non ci sono innocenti o colpevoli al cento per cento. Ognuno ha le sue ragioni, pregi e difetti. Cobra è leale: in che senso? Non tradirebbe mai un fratello, Adriano d'altro canto non riesce sempre a chiudere un occhio, è più fedele alla giustizia. Allora tutto è relativo, chi siamo noi per giudicare? Semplicemente spettatori che possono trovare qualcosa di sé nei personaggi: c'è chi è più Cobra e chi è più Adriano. Punti di vista.
Se c'è una scena che resta impressa è quella dove vera protagonista è la musica: "where is my mind", una scena violenta e poetica al tempo stesso, che mix perfetto. Colonne sonore azzeccatissime.

Non tutto viene risolto, basti pensare ancora al rapporto di Negro e Mazinga con i rispettivi figli. Ma il film resta, è incisivo grazie al suo essere così crudo, così realistico, così sincero con ottime interpretazioni orchestrate e dirette da un vero maestro. Grazie Sollima e grazie al cast! E poi mi tocca sentire definire capolavori film alquanto scadenti, noiosi e prevedibili. Il cinema italiano è ancora vivo, un cuore che pulsa. "Suburra" e "Non essere cattivo" (che trovo superiori ad A.C.A.B), per fare qualche esempio, si fanno davvero amare. Proprio grazie a "Suburra" e a Sollima ho imparato ad avere fiducia nel cinema italiano comtemporaneo.Tutto questo è importante e prezioso perché esistono ancora gioielli fra tanti prodotti superficiali, dimenticabili e inutilmente furbi. Insomma, A.C.A.B. non sarà perfetto ma lascia il segno..