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BENVENUTI AL NORD regia di Luca Miniero

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Invia una mail all'autore del commento kowalsky     6 / 10  22/01/2012 17:53:10Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
La verità è che, a Nord come a Sud, finisce tutto a "tarallucci e vino" (o la versione gastronomico-padana se preferite!). E' facile ridere dei luoghi comuni sul Sud che sono in fondo gli stessi di cui fa uno sfottò personale, ma mai lungimirante, un certo Checco Zalone. Ma è anche irritante pensare che in fondo sono questi stereotipi che si identificano negativamente proprio nei riguardi dei meridionali, simpatici cialtroni come quelli di un celebre brano degli Skiantos. Tra una citazione di American Beauty e una di Abbey Road dei Beatles, il film riesce comunque a divertire, senza evitare però alcun stratagemma trash, dal cinepanettone (Bisio in discoteca col chiodo imita perfettamente Christian De Sica) al vero e proprio sketch televisivo (atroce la Finocchiaro nei panni di una grottesca nonna).
La parte migliore è invece la Milano manageriale a cui Paolo Rossi offre un'impagabile ritratto di falsità e squallore, degna pantomima dell'ex ministro Renato Brunetta (ci sta tutta, anche la bassa statura).
Alla fine, "Benvenuti al Nord" oltraggia benevolmente quel Nord che vorrebbe criticare, risparmiandoci tutto ciò che è scontato (davvero?) dire, coca-parties e corruzione finanziaria compresa.
Ne esce una favoletta carina dove il rimpianto dei bei vecchi tempi andati (ah gli anni sessanta) non fa che riportarci con affetto all'area geografica dove si respira aria di pigrizia (?) e di mare pulito. Il sud, esattamente.
Tanto per divertirci pensando che dovremmo fermarci almeno un pò, senza la minima traccia di crisi economica. A tutto il resto pensa il box-office