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IL VOLTO regia di Ingmar Bergman

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Invia una mail all'autore del commento wega     8 / 10  26/05/2008 11:30:55Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Il percorso sperimentale di Bergman inizia con "Il volto", ed il suo fotografo di allora Gunner Fischer. Il film sin dall'inizio presenta controluci ed illuminazioni particolarmente espressioniste e surrealiste, con quei meravigliosi fasci di luce che fendono il bosco, tanto da essere chiara l'essenza metafisica dell'opera.
Il dualismo dell'anima tra verità e menzogna, la sottile linea che separa tutto ciò che è da tutto ciò che sembra, l'illusione, è qui indagato attraverso le due diverse esercitazioni mediche, una scientifica e l'altra illusoria, Gunnar da una parte, Von Sydow dall'altra; tutto sembra far parte di un'amara critica al suo mondo del cinema.
Tuttavia credo la pellicola soffra di un certo schematismo nella proiezione dicotomica attraverso questi due personaggi, comunque, per restare in campo medico, questo film rappresenta il classico e sperimentato effetto placebo.
Buona la prova di tutti gli attori, e Von Sydow era meglio se non avesse mai parlato.