caratteri piccoli caratteri medi caratteri grandi Chiudi finestra

MALEDETTO IL GIORNO CHE T'HO INCONTRATO regia di Carlo Verdone

Nascondi tutte le risposte
Visualizza tutte le risposte
julian     7 / 10  25/07/2011 15:31:28Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
I film di Verdone del secondo periodo (diciamo pure quelli della maturità, praticamente quelli dopo i primi capolavori ma prima della caduta) si attestano tutti sulla fascia del 7, per una sostanziale parità tra pregi e cadute di stile che non li fa spiccare, nè sprofondare.
Dopo il periodo macchiettistico Verdone ha cercato di fare un cinema più impegnato, costruendo storie più solide e rinunciando alla struttura episodica.
Punti comuni: la musica e la storia d'amore travagliata, che attraversa sempre i diversi step dell'odio, dell'antipatia e dell'amicizia.
Spalla di Verdone è qui una giovane ansiosissima Margherita Buy, rimasta tristemente imprigionata nel personaggio della depressa farmacomane.
Carino ma, come già detto, preferisco il Verdone che faceva ridere.
Straordinaria comparsa di Richard Benson all'inizio, con uno dei suoi terribili assoli di chitarra distorta.