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MIO ZIO regia di Jacques Tati

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Invia una mail all'autore del commento Gualty     9 / 10  11/03/2009 11:19:22Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Un giovane monello e un monello meno giovane in un altalena tra un quartiere popolare caldo e accogliente e la fredda e vuota tecnocultura e i suoi rappresentanti. L'impacciato Zio che non riesce a muoversi nel mondo senza inciampare porta a simpatia, empatia, non parla quasi mai ma comunica più di tutti i discorsi vuoti da "garden party".
(p.s. nota personale l'ho scoperto per caso era in una vhs senza titolo.. mi ha incuriosito il primo minuto e l'ho visto tutto. potete immaginare che gioia averlo scoperto)