julian 6 / 10 24/11/2013 17:46:10 » Rispondi Dal genio Kaufman è lecito aspettarsi sempre di più, ma è normale che quando dirigono altri non si può mai sapere dove finisca la mano di uno e inizi quella dell'altro. Un grottesco che parla di animali/uomo, stato brado/civiltà, natura/città, dell'io selvaggio e dell'io adattato, e le solite conclusioni sul sesso impulso segreto dell'azione e sulle ipocrisie del mondo sviluppato. Niente di nuovo sul fronte occidentale.