Gualty 9½ / 10 11/03/2009 05:59:40 » Rispondi Film stupendo, una specie di sunto dell'opera di kubrik trasformata in commedia. l'impatto visivo, come sempre nei film di gondry, è piacevolissimo, la scelta degli attori impeccabile. Nel film vi è una lotta continua tra codice e istinto, tra convenzione e passione, tra vergogna e libertà. e se un topo può imparare il bon ton con una scuola non diversa dai carboni ardenti per gli orsi ballerini, vorrà dire che ciò che avrà fatto è semplicemente evitare il dolore. per cui la società impone convenzioni insensate e punisce chi le infrange. e ci si adegua per poter soddisfare quei bisogni tanto facilmente soddisfabili senza di essa. ovviamente non ogni tipo di società, per cui la civiltà non si limita a convenzione, senza i vestiti "fa un gran freddo al c.u.l.o"... in realtà nel film non viene mai contrapposta civiltà e giungla, dato che Nathan non è uno scienziato vero ma piuttosto un saccente erudito chic, (( esempi :
l'intera sua attività di ricerca è palesemente senza senso... critica Puf per aver discusso di Wittgenstein senza aver mai detto nulla di rilevante a proposito (che è il nocciolo del pensiero di wittg. : non si può dir nulla di rilevante a proposito) ...
)) , e Lila vive nei boschi ma è una scrittrice di successo. per cui il messaggio del film non è di rifiuto ma di correzione.
Come implicito nella scena finale, in cui Puf scappa con la francesina tornando nel mondo degli uomini ma con uno sguardo incredibilmente malinconico verso ciò cui sta rinunciando. proprio perchè non sta ritornando in una civiltà atta a far sentire a proprio agio i suoi membri ma piuttosto a imbrigliarli. ma il mero istinto dell'uomo mira prima a comodità, cibo e sesso, e poi si accorge di essere dietro una parete di vetro con un collare elettrico al collo
La fine, con i topi autostoppisti, che fa morire dal ridere ma fa scivolare un po' di stile e rinuncia a un bellissimo cerchio : avrebbero dovuto venir finalmente catturati dal corvo che li insegue per tutto il film. fuggiti all'inizio quando erano parte della natura, il bon ton li avrebbe consegnati nelle fauci del predatore. peccato