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PLAY TIME regia di Jacques Tati

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DarkRareMirko     8 / 10  19/05/2009 22:34:56Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Un Tati sin troppo eccessivo, prolisso, e lo dico da grande estimatore di questo regista, purtroppo troppo poco prolifico.

Si stà per più di 2 ore a vedere un film praticamente senza trama; è vero, la tesi alla base del tutto è interessante (la solita critica di Tati nei confronti della modernità), ma ci son ad ogni modo troppe lungaggini, troppa ambizione ed alla fine della visione si è sin troppo sazi, si ha quasi la sensazione di avere in corso per il corpo una gran brutta indigestione, giusto per continuare con l'arguta metafora.

Le gags son eccezionali, quasi da poter essere estrapolate dal contesto una per una, quasi da poter costituire una storia a sè stante e la regia è inoltre formidabile, visto che deve saper illustare ciascuna di queste ultime più le geste imbranate di Hulot (in una sorta di Fantozzi francese molto più curato generalmente).

Ciononostante, il senso di ultrasazietà permane, e risulta essere pure piuttosto fastidioso; insomam, nel corso del film ci son troppo tempi morti in questo seppur eccezionale incubo labrintico moderno.

Memorabile la sequenza finale, quella della rotonda.

Questo film è buono, molto buono, ma non tesserei le lodi del capolavoro, come pure un al solito ottimo Morandini ha detto e ha fatto.

Tati ha realizzato di meglio in altri frangenti.

Ad ogni modo un film assolutamente da non perdere.