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CANNIBAL HOLOCAUST regia di Ruggero Deodato

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amterme63     9 / 10  20/03/2011 22:53:45Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
E' diversi giorni che questo film mi frulla per la testa. Comunque non ho dubbi: si tratta di un'opera molto importante nella storia del cinema, un film esteticamente e filosoficamente fondamentale, ricchissimo di spunti di riflessione, pieno di implicazioni etiche ed estetiche che hanno segnato lo sviluppo della settima arte. Come valore io lo paragonerei a film come "Aguirre furore di Dìo", "Apocalipse Now", "Arancia meccanica", "Salò". Bisogna quindi arrivare "preparati" alla visione di questo film, avere alle spalle la conoscenza di tanti film, la lettura di tanti libri, molta esperienza di come funziona l'Uomo e la Societa. Non è quindi un film "per tutti".
Come è destino di tutte le opere controverse, anche questa è stata oggetto di fraintendimenti, di forzature e in qualche maniera ha avuto conseguenze "non previste" da chi l'ha ideata e realizzata. In altre parole sono nate tante "volgarizzazioni", dove di quest'opera si prendeva in considerazione solo la parte superficiale, quella più d'impatto e appariscente, che tolta dal contesto ha finito per segnare (in negativo?) i generi delle epoche a venire (fra cui la nostra).
Anche a livello tecnico è un film di eccellenza, con riprese accurate e originali (tutte funzionali alla storia), di grande impatto emotivo. Dulcis in fundo la splendida, magnifica colonna sonora di Riz Ortolani, la quale non è un semplice accompagnamento alle immagini, ma interviene in maniera fondamentale a determinarne il significato delle scene.
Ci sarebbe da scrivere un intero trattato su questo film. Nello spoiler alcune mie riflessioni.

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Ciumi  04/04/2011 17:56:30Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Interessante il tuo commentone, Luca, il film l’ho visto ieri dopo averlo letto qualche giorno fa..
“Assolverlo” però non è così immediato, almeno per me, qualche perplessità mi resta. La musica è forse l’elemento che più opera in tale senso, anche se trovo che il suo compito sia diverso da quella che sceglieva Kubrick per “Arancia meccanica”, in quel caso anzi la musica sembrava magnificare la violenza, non era pietosa come quella scritta per C.H. Kubrick forse con Beethoven intendeva amplificare, dare slancio quasi erotico alle immagini, non dissociarsene o contrastarle, come fa diversamente Deodato.
Tra l’altro la didascalia finale, che è significativa, mi era sfuggita..

amterme63  04/04/2011 23:32:53Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Io l'ho visto su dvd, nella versione restaurata e non tagliata (almeno così dovrebbe essere). Se l'hai visto in altra forma, allora può essere che la didascalia non ci fosse. In ogni caso la puoi vedere qui: http://img222.imageshack.us/i/finalech.jpg/
Io non ho scritto che lo assolvo in toto, ho solo elencato elementi a suo favore, poi ognuno è libero di esprimere il proprio giudizio. Il principale elemento d'accusa è il fatto di avere voluto mostrare coscientemente quello che pietà e dolore vorrebbero che non si mostrasse apertamente. Herzog spesso si è trovato a filmare scene (una volta due ragazzini che torturavano per gioco un gallo) che poi ha distrutto. In "Grizzly Man" visiona il filmato in cui il protagonista viene sbranato da un orso e consiglia assolutamente di distruggere il filmato. Nonostante ciò Herzog ha fatto un film ("Anche i nani hanno cominciato da piccoli") con scene abbastanza disturbanti, anche se non proprio come quelle di CH (e ha dichiarato che oggi non le rifarebbe).
Certe cose sono altrettanto terribili anche da suggerite, piuttosto che da mostrate (vedi "Il pranzo di Babette"). Ma il film è questo e se non era così non avrebbe avuto lo stesso significato. Comunque non penso ci sia bisogno di farne altri in questa maniera. Il tema della deriva barbarica visiva è stato già ampiamente sviscerato da CH (come la filosofia di Sade da "Salò") e non c'è bisogno di bis crudi come questo.
Ciumi  05/04/2011 07:24:49Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Luca, io avevo capito che nel tuo commento non intendevi né assolvere e né condannare il film, ti ho scritto solo una mia sensazione, con ciò non volevo dire che tu la pensassi diversamente.. In poche parole intendevo dire che il sospetto d’una partecipazione da parte del regista, per la troppa insistenza, mi ha disturbato la visione più che le violenze; ma ciò non mi porta ad un giudizio assolutamente negativo, mi porta a dei dubbi.. Gli esempi che riporti di Herzog sono emblematici, è un argomento, quello della violenza, del dolore, difficile e contradditorio, soprattutto per l’arte.

Comunque per avere più chiaro il quadro sarebbe utile conoscere l’opera di Deodato. Io non ho mai visto altri suoi film..

amterme63  05/04/2011 14:04:25Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Nemmeno io. Comunque "Cannibal Holocaust" è un film notevole, non un filmettino qualunque. E' ottimo anche dal punto di vista "tecnico". Questo è sufficiente per fare di Deodato un Regista con R maiuscola, indipendentemente da quali altri film abbia fatto. Poi certi film segnano la carriera e Deodato ha fatto un po' la fine di Browning dopo che ebbe girato "Freaks" .
Ottimo anche il tuo commento, Maurizio. Grazie e alla prossima.
Ciumi  06/04/2011 07:24:15Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ah, se non l’hai mai visto e ti va guardati “Il cameraman e l’assassino”, dopo avere visto CH ho scoperto quanto abbia preso spunto dal film di Deodato. Lo consiglio anche a Kommando, se sta seguendo la discussione.
Ciao!
KOMMANDOARDITI  27/03/2011 22:04:52Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ho letto questa tua splendida recensione con colpevolissimo ritardo e sono rimasto ancora una volta sbalordito dalla profondità e dall'acutezza con le quali hai sviscerato le enormi implicazioni del film di Deodato, soprattutto a livello tematico di lungimiranza sulle derive sensazionalistiche dell'attuale civiltà mediatica.
Il paragone coi capolavori di Herzog, Kubrick, Coppola e Pasolini verrebbe sicuramente considerato una intollerabile provocazione blasfema da parte dei cinefili più salottieri, quelli coi paraocchi estetico-ideologici, ma personalmente non posso far altro che sottoscriverlo da cima a fondo, pienamente.
Troppa superficialità nel valutare un prodotto indubbiamente segnato da violenze poco digeribili sugli animali ma della cui importanza premonitrice è impossibile non accorgersi.
Sul film, come ben dici, ci sarebbe da scrivere un vero e proprio trattato (io non saprei nemmeno da dove iniziare, tanti sono gli spunti e le diramazioni esistenti), la tua disamina però è davvero eccellente (soprattutto per quanto hai inserito nel corposo spoiler) e vale più di qualsiasi eventuale recensione ufficiale.

Veramente complimenti, Luca!

Adesso posso soltanto attendere con ansia una tua recensione di MALADOLESCENZA che, se tanto mi da tanto, prevedo gradirai parecchio parecchio parecchio :-)
amterme63  28/03/2011 09:02:29Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Grazie mille dei complimenti, Nico. Da parte tua mi fanno sempre piacere.
Ho in coda di visione gli altri titoli che mi avevi consigliato (il mulo li sta per finire). A questo punto ci inserisco anche Maladolescenza (e mi aspetto di procurarmelo velocemente ;-) ). Ho preso nota anche dei tuoi consigli per film porno-artistici. Mica sono solo spirito, sono anche carne ;-) !
KOMMANDOARDITI  28/03/2011 20:48:57Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ah, dici quei titoli che citai rapidamente tempo fa sul forum...?
Certo che non ti sfugge nulla :D