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CANNIBAL HOLOCAUST regia di Ruggero Deodato

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Angel Heart     8 / 10  07/10/2010 19:10:37Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
La prima volta che vidi quest'opera fu nel lontano 2005 (scusate, ma a me sembra veramente una vita fa) in un'enorme capannone allestito a cineforum in cui eravamo un totale di cinque persone, io con un'amico, l'organizzatore, e una coppia venuta a pomiciare. Ricordo anche di come rimasi traumatizzato da tale opera (forse perchè non mi aspettavo un qualcosa di così spinto), di come la coppia dopo mezz'ora guardasse lo schermo ipnotizzata, sconvolta e con gli occhi più spalancati che avessi mai visto, del fatto che a fine visione, per tre ore, nè io nè il mio amico spiaccicammo una parola sino al saluto finale, e di come i terribili rimasugli della pellicola mi impedirono per un bel pezzo di riuscire a mangiare come un essere umano. Quasi due anni dopo, con estremo coraggio, mi decisi a riguardarlo cercando di rivalutarlo e giudicarlo da un punto di vista solo ed esclusivamente cinematografico. E dopo la seconda visione, per quanto ne rimasi ad ogni modo schifato e scandalizzato, dovetti comunque ammettere a me stesso la genialità dell'opera, soprattutto per il modo in cui viene girata e raccontata. La prima parte, incentrata sulla spedizione alla ricerca dei reporter e dei filmati da loro girati, è ripresa in maniera standard, leggera e senza particolari colpi di scena (e qui non c'è da scandalizzarsi troppo, perchè se pensate che proceda tutto così vi sbagliate, il peggio deve ancora arrivare). La terrificante e sconvolgente seconda parte invece, che riprende la fine dei reporter, e girata con due camere a mano nel tipico stile mockumentary (da finto snuff), non ve la dimenticherete facilmente, visto che mostra senza nessun tipo di censura a quanta crudeltà, barbarie ed atrocità possa arrivare l'uomo pur di raggiungere il suo scopo, con i quattro giornalisti che, dopo aver commesso ogni tipo di violenza immaginabile ai danni della popolazione indigena su cui stanno costruendo il documentario, vengono (giustissimamente e meritatamente) torturati ed uccisi nei peggiori modi possibili. Un'opera scomoda, cattiva e coraggiosissima, che fa riflettere un sacco sui mass media e sulle cronache che vediamo ogni giorno al telegiornale (e da cui rimaniamo chissà perchè meno scandalizzati). Un'esperienza cinica, spietata e raggelante, che arriva a tutto (ma proprio a tutto) pur di mostrare tutte le forme di violenza di cui è capace l'uomo (in modo schietto e fastidioso sicuramente, ma mai gratuito, perchè così va il mondo, e Deodato non si ferma davanti a nulla pur di dimostrarcelo). Tecnicamente impeccabile (regia, montaggio, musiche da brivido, attori, sceneggiatura, fotografia ed effetti speciali) ci si potrebbe scrivere un'enciclopedia al riguardo, soprattutto per quanto riguarda le orribili ed insopportabili violenze sugli animali (davvero indigeribili anche per amanti dello splatter e del morboso, soprattutto la morte della testuggine e del povero maiale ucciso con una fucilata in testa senza la minima compassione da un Barbareschi testa di cazzò e a quanto pare molto divertito) che per quanto io condanni senza nessuna possibilità di appello, portano il film a livelli di realtà ancora più efficaci (con questa affermazione non voglio assolutamente passare per uno che approva, visto che il cinema è anche finzione, perciò perchè non usare trucchi o animali finti?), e fanno capire che la civilizzazione dell'uomo non è altro che una sporca e lurida facciata. Devo anche ammettere però che la cosa che all'epoca (e ancora oggi) mi sconvolse di più (oltre alle già citate violenze sugli animali, maledetti pezzi di m...), fu la spietatezza di Deodato nel mostrare l'avidità, l'egoismo e la voglia morbosa di scoop dei quattro protagonisti, che girano in modo orgoglioso e disumano tutte le atrocità che compiono (memorabile l'inquadratura di uno dei quattro mentre "ammira" l'opera di impalamento, prima con un sorrisetto bastardo e poi cambiando espressione quando si accorge di essere inquadrato), e quel che è peggio, presi dal solo interesse di girare materiale autentico, arrivano addirittura a riprendersi l'un l'altro nell'indifferenza più totale mentre vengono uccisi dagli indios (sconvolgente l'ultimo urlo disperato verso la videocamera "continua a girare!"). Insomma, un grande film, spietato, cinico, malato, e veritiero, decisamente non per tutti i gusti, che diventerà modello di cinema per molti cineasti horror, da vedere nel modo più assoluto (se avete abbastanza stomaco). Buona fortuna...
Angel Heart  20/01/2014 18:58:37Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Estendo a 9, e se non fosse per le uccisioni gratuite degli animali (ribadisco, non erano necessarie in quanto il film è già fortissimo di suo e si poteva benissimo ricorrere anche in tal caso ad effetti speciali) sarebbe un 10 strameritato.