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IN TIME regia di Andrew Niccol

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Dompi     7 / 10  18/07/2015 19:15:41Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Mi tocca recensire un film che vidi qualche anno fa e non mi piacque in nulla, rivalutandolo posso dire che l'idea di fondo è splendida e che Niccol è sempre un regista sottovalutato. Dopo Gattaca(il suo migliore penso), S1mone e Lord Of War(con un Nicolas Cage che recita alla perfezione) arriviamo a questo "In Time" che è ancora una volta uno dei film di fantascienza più belli degli ultimi anni.

L'idea di fondo è che i soldi in un futuro prossimo non esisteranno più ma tutto sarà scandito e regolato dal tempo("Il tempo è denaro" si dice ad un certo punto nel film) e ciò comporta di conseguenza una divisione sociale profondissima che non è altro che una metafora fortissima sul mondo in cui viviamo: i ricchi divengono ancora più ricchi e i poveri sono ancora più poveri. Il mondo è diviso così in zone dove solo per poter entrarci devi pagare con anni della tua vita e ciò fa sì che i poveri restino isolati nella loro condizione e nella loro misera esistenza e i ricchi abitino in lussuosi palazzi altissimi.

Il problema del film è che ci sono errori abbastanza vistosi nella sceneggiatura perché a livello tecnico è indiscutibile come è indiscutibile la bravura di Niccol a girare film. Olivia Wilde è più fuori parte come non so cosa(ma è Olivia Wilde poco importa), i rapporti che si vengono a creare tra Justin Timberlake(credibilissimo nel ruolo) e Amanda Seyfred(anche lei brava) risultano alla fine non sviluppati e non si comprende quale sia il vero scopo del protagonista: appena gli muore la madre decide all'istante di andare a fare una rivoluzione nel mondo dei ricchi ma alla fine non si capisce dove vuole andare a parare anche perché poi subentrano le figure dei Guardiani del tempo.

Justin Timberlake uccide tre uomini all'istante dopo aver vinto a braccio d'acciaio(nel film si chiama così) con un altro tizio praticamente barando in un modo non credibile, sempre Justin Timberlake appena ha l'occasione di uccidere il Guardiano del tempo che lo insegue gli regala del tempo e non si capisce come mai, il passato del protagonista è accennato appena con il padre che era a capo della rivoluzione che poi è morto, Il guardiano del tempo che non ricarica il proprio tempo per inseguire i due protagonisti per poi morire perché appunto non aveva più tempo, Amanda Seyfred corre per tutto i film co i tacchi a spillo su strade sferrate, e il finale vede i due protagonisti diventare dei nuovi Robin Hood che vanno a svaligiare nelle banche di tutto il mondo per donare tempo alla gente.

Alla fine dei conti, un buon film che merita la visione ma che vive dei suoi difetti.