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ARTALDE regia di Asier Altuna

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Invia una mail all'autore del commento Elly=)     9½ / 10  29/11/2011 22:56:05Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
UCH UCH UCH!
RILA!......RILA!

Un corto che ti fa rimanere un attimo perplesso. Già dai primi secondi ci si chiede che cosa sta succedendo. Uno straniamento enfatizzato dai movimenti della cinepresa a mano dove il regista gioca con la messa a fuoco. Una pellicola girata in b/n ma che ad un certo punto una parte (sullo sfondo) dell'inquadratura diventa colorata. Una luce in lontananza, forse una speranza..

Il protagonista ci appare come un pazzo ma stranamente tutti lo seguono. Non è l'unico. Un altro uomo, un'altra opposizione. Un falso silenzio dove ognuno inizia a fare il proprio verso.
Poi, tutto tace.
Il protagonista si guarda intorno. Tutto normale.

Un signore cammina per strada e pensa. Si guarda intorno e pensa e ha una visione. Una visione che al terminare del film lo sconvolge. Sconvolto tanto quanto lo spettatore alla fine del film.

La visione del protagonista è la visione di una società di massa, dove tutti seguono i modelli proposti da essa, ma poi ci si accorge di essere dei soldatini e ognuno vorrebbe dire la sua, far sentire la propria voce, il proprio urlo, ma si finisce per essere soppressi. C'è troppo chiasso, trambusto, nessuno ha più orecchie per ascoltare, un menefreghismo assoluto, dove la personalità individuale si perde in un baratro di confusione.