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HESHER E' STATO QUI regia di Spencer Susser

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Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73     6½ / 10  13/02/2012 15:03:36Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
L'ascendente anarchico del capellone Hesher viene smorzato da una replica a oltranza di atteggiamenti alla lunga insignificanti, sino alla definizione di un personaggio irrisolto mosso da oscure motivazioni.
Sembra tutto molto gratuito,come a voler condurre al limite la contraddizione che porta con sé l'elemento che da distruttivo si tramuta in rigenerativo e ricomponente ,con buona pace del suo esibizionismo rabbioso.
L'idea non è certo innovativa,la cinematografia è ricca di esempi di questo genere tra cui spicca il "Visitor Q" di Takashi Miike,se non altro Joseph Gordon-Levitt,attore che personalmente non amo affatto ma ammetto in questo caso sfoderi una performance di tutto rispetto,incarna bene una personalità scissa pervasa da un' attitudine "selvatica" , a sorpresa adeguata nell'instradare il nucleo familiare devastato verso una produttiva elaborazione del lutto.
La famiglia presso cui si autoinvita è di quelle più morte che vive,con la scomparsa della madre ogni equilibrio cede sotto il peso di un dolore insopportabile per un padre che non riesce più a rialzarsi,prigioniero di un lurido divano sul quale passa il tempo a imbottirsi di farmaci non riuscendo a mitigare la rabbiosa disperazione del figlio,toccante nell'ostinato bisogno di riportare a casa l'auto in cui la madre ha perso la vita e fonte di un ricordo indelebile.A fare da collante tra i due c'è una nonna buona come il pane,magari non proprio lucidissima ma scaltra nel cercare di ammorbidire la negatività che alberga tra quelle mura .La signora segnerà la tanto attesa (almeno dallo spettatore) uscita dal guscio di Hesher che a suo modo evidenzierà un lato umano fino ad allora ignoto in un finale non banalmente lacrimevole.
Più dramma che commedia il film di Spencer Summer gira a vuoto troppo spesso attorno ad un personaggio che perde velocemente di interesse.Hesher infatti non evolve ,a differenza delle altre figure che pian piano attraverso il dolore assumono un'identità ben definita.
Tra i produttori c'è anche Natalie Portman,presente come attrice in quella che è poco più che una comparsata,la colonna sonora spaziante tra Motorhead e Metallica è una leccornia per gli amanti del trash metal della prima ora.