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THE ARTIST regia di Michel Hazanavicius

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scantia     7½ / 10  14/03/2012 19:43:10Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Al di là dei meriti indiscutibili del film che molti hanno già evidenziato, durante la visione nella mia mente prendeva progressivamente forma un'idea abbastanza deprimente.
In Italia un film del genere sarebbe irrealizzabile semplicemente perchè non esiste un attore giovane in grado di poter affrontare un personaggio del genere, capace oltre che di ballare di calarsi nella finzione più totale come richiesto agli interpreti dell'epoca (vedi la scena dei vari ciak in cui il protagonista ironizza sul "calarsi nel ruolo").
Il nostro cinema è composto solo da intepreti pre-costituiti, capaci di esprimersi in un solo ruolo, quelli che un tempo si definivano "caratteristi": serve il bello tenebroso e tormentato? Prendi Scamarcio, serve il bello timidone che ispira tenerezza? Ecco Raoul Bova o in sostituzione Argentero. La simpatica canaglia dal lineamento duro ma affascinante? C'è Favino. Il burbero coatto ma dal cuore d'oro? Mastandrea, se vuoi spingere sulla coattagine è pronto Ricky Memphis...e così via.
Le donne poi neanche a parlarne, ancora non riesco a cogliere la differenza tra le appartenenti del club delle "C"-sosia (Chiatti, Capotondi, Crescentini) d'altra parte si sa che il nostro, con qualche rara eccezione, è un cinema che non brilla per ruoli femminili.
Recitazione come finzione, nel senso di calarsi in un personaggio completamente differente da se stessi sembra essere una componente non più necessaria tra le nuove generazioni di attori italiani, complice forse un cinema che racconta solo storie e poco si interessa ai personaggi.
Il commento non ha molto a che fare col film ma questa è in effetti la sensazione principale che mi è rimasta addosso all'uscita dalla sala.
Noodles_  14/03/2012 20:37:26Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
E io sono completamente d'accordo con la tua amara riflessione.
(Aggiungerei il superfigo non più giovanisssimo ma ancora càzzone: Gassman, e il belloccio introverso dall'aria trasandata: Rossi Stuart...)
paul  16/03/2012 20:13:29Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Grande commento, tristemente condivisibile. In Italia un film del genere verrebbe rifiutato da qualsiasi produttore, in Francia ci hanno creduto e sono stati premiati.

Se penso che negli anni '60-'70 eravamo la nazione al mondo che produceva più film dopo gli Stati Uniti, e si sperimentava tanto...
TheGame  16/03/2012 20:30:21Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Perchè quest'operazione per caso "sperimenta"???
paul  16/03/2012 21:48:36Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
secondo me si