paul 9½ / 10 05/03/2012 01:59:44 » Rispondi Questo non è un film sul genere muto, nè un film d'amore: è un film sul cinema.
Il passaggio dal muto al sonoro che stroncò la carriera a tanti attori e registi di allora è stato il più sconvolgente della storia della Settima Musa.
E, attraverso una via che spesso entra nel metacinema (solo Mario Bava e Jodorowsky avevano osato prima addentrarsi in tali rischi), Hazanavicius ripercorre un periodo che è anche un'era: dall'age d'or hollywoodiana al "viale del tramonto" coincidente guarda caso con il crack della borsa del '29.
I divi smettono di essere divi, ma l'omaggio al cinema in tutti i suoi aspetti e' sempre presente.
E nulla è lasciato al caso: dalle riviste inquadrate ("Variety", a tutt'oggi la bibbia del cinema mondiale) a "Hollywooland" (prima che diventasse semplicemente Hollywood) sulle colline, passando per un pre-Asta (o Lassie) fino al "Lonley man", titolo malaugurato a tutti gli attori, ed il protagonista in particolare, abbandonati dalla dura legge del cinema.
Il lieto fine coincide con la nascita del Musical: e con una bella storia d'amore. A mio giudizio un grande film, uno dei più belli degli ultimi anni.