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THE ARTIST regia di Michel Hazanavicius

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david briar     4½ / 10  25/01/2012 17:44:56Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ma veramente è il principale favorito all'Oscar?Cosa si erano bevuti quando ieri hanno annunciato 10 nomination per questo filmetto?

Mi è difficile capire i motivi che hanno spinto il pubblico e la critica ad acclamarlo come un capolavoro.La sceneggiatura fa proprio schifo:si sprecano le scelte poco convincenti,le soluzioni semplici,le scene superflue e le trovate furbe.
Tutti hanno detto che era un rischio fare un film muto in questo periodo.Certo,ma se poi il film è fatto per piacere a tutti,con una storia che sembra fatta apposta per non essere coraggiosa,e che si risolve in un modo più scontato,banale e paradio* man mano che va avanti,è difficile trovare qualcosa che si distingue per originalità e coraggio.Nomination per la sceneggiatura?Ma siamo seri?

Il regista Hazanavicius se la cava,ma non va mai oltre il compitino ben fatto,un po' troppo per considerarlo fra i cinque migliori registi dell'anno,visto che poi hanno snobbato Refn per "Drive".
Il comparto tecnico è buono,ma il film ha il difetto di non sembrare assolutamente del passato,non si respira quell'atmosfera,sembra una furbata,o al massimo un esercizio di stile,inutile e noioso.
La colonna sonora inizialmente è molto piacevole,ma poi ci si accorge che è ripetitiva fino alla nausea,tanto da risultare irritante.

Mi ha lasciato freddo per tutta la durata,senza un minimo di coinvolgimento ed emozione,mai mi son sentito vicino al protagonista,addiritura sul finale

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER. E,per parlare del finale,era proprio necessario farlo così lungo,peraltro con una scena che rovina ancora di più la scarsa atmosfera del passato che si dovrebbe respirare?
E la durata è un altro dei tanti problemi della pellicola.Era proprio necessario superare i 90 minuti per una storia così esile,con una seconda parte in cui praticamente non c'è nessuna svolta a livello narrativo,inserendo un sacco di scene di cui non si sarebbe sentita la mancanza?

Peccato,perchè l'inizio non sembrava male,perlomeno fino al momento in cui lui incontra lei,cioè il primo quarto d'ora.Dopo,una serie di sviluppi prevedibili,tant'è che a un certo punto mi son chiesto perchè continuassi a guardarlo,visto che avevo già capito come sarebbe finita.Ho continuato nella speranza di qualche sorpresa,cosa che purtroppo non è avvenuta.
Non funzionano tantissimo le didascalie,in diversi casi se ne poteva fare a meno.

Jean Dujardin e Bérénice Bejo sono bravi,come il resto del cast,ma comunque non bastano a salvare la baracca,vista la storia che si ritrovano fra le mani.

In conclusione,oltre ad avermi annoiato,"The artist" mi ha profondamente irritato.Per avermi fatto perdere tempo,e soprattutto perchè sta dominando la stagione dei premi,mentre preferirei si premiassero pellicole un pochino più coraggiose ed emozionanti,anche se di quest'anno ho visto poco.I titoli superiori a questo,comunque,non mi sembra che manchino,e se mancano allora è proprio un'annata di basso livello..
david briar  26/01/2012 15:54:34Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Mi sono dimenticato di criticare il montaggio,totalmente incapace di dare un minimo di ritmo al film.
Invia una mail all'autore del commento LukeMC67  31/01/2012 06:47:23Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Caro David, sono in totale disaccordo con te: il montaggio è perfetto nel ricreare quello dei film "d'antan", dunque segue quasi pedissequamente quelle regole. Ho paura che tu abbia messo un po' troppo gli occhiali del 2012 e tralasciato quelli della memoria di chi ha visto (o almeno intravisto) i film "classici" dagli anni '50 all'indietro: l'operazione-The Artist si riferisce a quel periodo che usa per far riflettere noi spettatori del 2012. Mi permetto di consigliarti di rivedere qualche caposaldo di quella cinematografia o, se li hai già visti, di fare un piccolo sforzo di memoria e di andarti a rivedere "The Artist": sono certo che lo rivaluteresti.
david briar  31/01/2012 15:35:42Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Per esperienza personale,ti dico che per me la prima esperienza nel cinema è quella che conta:se un film non mi ha catturato la prima volta e mi ha lasciato scettico,difficile che dopo la mia opinione possa cambiare in maniera significativa.
"The artist",comunque,continua a sembrarmi un'operazione ruffiana e furba fatta apposta per i nostalgici,per piacere,fatta apposta per i premi(basta vedere che dietro ci sono i Weinstein,quelli che riescono sempre a far vincere filmetti poco memorabili agli Oscar).

Non conosco quasi per niente il cinema muto,forse anche per questo non l'ho apprezzato,ma questo non toglie che il film dal mio punto di vista sia noioso,falso e scontato e per niente emozionante.E comunque si vede che non è un film del passato,dalla confezione si nota che sia un film di questi anni..
Invia una mail all'autore del commento LukeMC67  31/01/2012 21:11:24Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Beh, se hai un approccio così emotivo posso comprendere la tua reazione, specie se non t'è mai capitato di vedere film di quell'epoca (perché non cominci ora? Magari per un film come questo che non ti è piaciuto, finisci per conoscerne altri che non avresti mai immaginato di andare a cercare! Oggi esistono superbe edizioni DVD o Blu-Ray di grandissimi classici anche del film muto, vedi "Metropolis" di Fritz Lang per esempio...).
Quanto alla ruffianeria, certo che c'è! Ma anch'essa fa parte dell'operazione-revival: nessuno faceva "film d'arte" a Hollywood (come oggi, del resto! Non è cambiato proprio nulla da quegli anni!!), i produttori volevano guadagnare e guadagnare, quindi "gigioneggiare" col pubblico era praticamente d'obbligo!!
david briar  01/02/2012 15:04:51Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Mi interessa iniziare a vedere altri film muti e volevo farlo da tempo,ma purtroppo adesso ho un sacco di roba da vedere e poco tempo per farlo,quindi dovrò aspettare.

Quanto alla ruffianeria,d'accordo sul fatto che sia presente spesso(ma neanche tanto),ma in "The artist" mi ha profondamente infastidito,soprattutto perchè mi sembra che il film abbia un valore cinematografico piuttosto basso.
Invia una mail all'autore del commento LukeMC67  02/02/2012 01:37:38Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Mi permetto di dissentire completamente: questo film ha un altissimo valore cinematografico (se non altro da un punto di vista tecnico, ma, con tutti i riferimenti che ha, anche artistico) per cui ti invito a non confondere un indiscutibile effetto emotivo (che è tuo in tutto, e rispettabilissimo) con un giudizio di valore che puoi dare solo conoscendo almeno ciò a cui il film si riferisce. Per questo ti rinnovo l'invito di rivedere questo film, magari tra qualche anno, dopo che sarai riuscito a farti una certa indigestione di classici, in modo che tu possa anche rivalutare il valore cinematografico di tante opere d'arte girate in passato e quindi di poter cogliere gli spunti contenuti in questa.
david briar  02/02/2012 20:36:35Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Seguirò certamente il tuo consiglio,anche se non concordo particolarmente sull'altissimo valore cinematografico.Ripeto che secondo me si vede benissimo che è un film di questi anni,e comunque,cosa aggiunge "The artist" alla storia del cinema?Veramente ci ricorderemo di questo film fra 10 anni come un vero capolavoro?Io credo di no,per questo continuo a trovare assolutamente esagerata l'acclamazione di questo film a capolavoro.

Alla fine è tutta una questione di gusti,ma penso che nulla potrà farmi cambiare idea sul fatto che il film sia una furbata non meritevole di tutta quest'attenzione..
Invia una mail all'autore del commento LukeMC67  03/02/2012 18:54:56Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Sai, i veri capolavori capiremo quali sono solo tra qualche anno. Di sicuro questo film è un gran bel exploit, se poi sarà considerato un capolavoro proprio non lo so.
Niko.g  25/01/2012 23:38:09Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Scusa david, ma il fatto che la storia non sia così coraggiosa, non dovrebbe essere il limite di questo film, che proprio sulla semplicità e linearità del canovaccio basa tutta la sua geniale idea: raccontare l’avvento del sonoro attraverso il cinema muto, un cinema di per sé privo di grandi artifici narrativi perché estremamente espressivo. Qui l’espressività sopperisce a qualsiasi ulteriore necessità con grandissimo senso artistico, muovendo le chiavi primarie del cinema. Ecco spiegati, secondo me, i Golden Globe e le nominations agli Oscar.

Riguardo alla colonna sonora che giudichi ripetitiva, forse ti sei lasciato un po’ andare nel giudizio negativo. Considera che ci sono almeno venti variazioni sul tema: è la cosa più riuscita di questo film, a mio parere.

david briar  26/01/2012 15:53:42Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Invece,proprio il fatto che il film non si prenda mai un rischio me l'ha fatto odiare.
Il suo cercare sempre la soluzione più semplice,più scontata,di dare al pubblico quello che vuole mi ha profondamente irritato,rompendo ogni possibilità di coinvolgimento.

E per quanto non conosca praticamente niente del cinema muto,ho sempre sentito lodare la sua capacità di sintesi,di comunicare tanto con poche immagini e senza parole.Qua invece il tutto viene allungato moltissimo con una serie di scene noiose,assolutamente non necessarie per una storia così esile,che ha così poco da dire.

Sono sicuro che se non ci fossero gli Weinstein dietro(per intenderci,gli stessi che hanno fatto vincere "Il discorso del re")questo film non avrebbe mai ricevuto una simile attenzione dai premi.

elio91  26/01/2012 00:09:28Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Niko, segnatela questa perché non credo la ripeterò mai più: sono completamente d'accordo con te parola su parola! XD
Niko.g  26/01/2012 11:42:22Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
ahah! ok, la terrò tra i ricordi degli eventi speciali ;-)
Invia una mail all'autore del commento luca986  26/01/2012 13:28:41Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Invece secondo me proprio la sceneggiatura è uno dei punti di forza del film, nella sua linearità, più che semplicità. Perché semplice e prevedibile doveva esserlo un po' per forza, poiché tale è qualsiasi parodia (per me The Artist è al 90% una parodia dello stereotipo del cinema muto che tutti noi abbiamo in testa). Le tue comunque sono osservazioni interessanti e certamente il tuo non è un voto provocatorio. Però dai non sono questi i film noiosi :)
Spera  02/02/2012 20:17:14Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ciao david, leggevo il tuo commento in vista di vedere questo film che non ho ancora visto purtroppo e sono molto curioso dato che mi piace molto il cinema muto da Griffith all'espressionismo tedesco. Non so però perchè le tue parole mi conducono a una idea che già avevo in testa ed è probabile che in realtà questa sia solo una manovra come tu dici anche se gli altri commenti contraddiscono questa tesi. Dico questo perchè la maggior parte della gente di oggi nemmeno sa cos'è il cinema muto, allora mi chiedo: possibile che il regista abbia pensato a un film che la grande maggioranza del pubblico non recepirà?Chiedete a un qualunque vostro amico se guarda film muti e la maggior parte vi risponderà che non ne ha mai visto uno. Ed è anche plausibile perchè è passato un secolo quasi ormai dall'avvento del sonoro. Io ritengo che possa essere un ottimo esperimento, in un epoca dove ormai non sappiamo nemmeno se le persone che vediamo in un film siano create in 3d o meno, direi che un ritorno al passato possa solo giovare al cinema che viene ammazzato giorno dopo giorno da questa troppa tecnologia. Detto questo ti direi di lasciar perdere gli Oscar che sono solo un evento che poco importa. Spero solo che questo film non segua quella tendenza critica che fà dei film che parlano di cinema dei capolavori. Fateci caso, nella storia del cinema, film che parlano di cinema sono sempre stati considerati grandi capolavori come Sunset Boulevard, 8e mezzo e tanti altri. Solo che questi erano davvero capolavori, questo vedremo...se posso permettermi di consigliarti un tipo di cinema muto che ti accompagnerebbe sul palmo della mano all'interno di questo fantastico viaggio guarda i film di Charles Chaplin. A presto!
david briar  02/02/2012 20:51:42Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Su questo sito sembro essere l'unico a cui non è piaciuto(cercando altre opinioni sull'web,comunque,ho trovato buona compagnia),quindi anche a te magari potrebbe piacere,com'è piaciuto a tanti.Io rimango dell'idea che sia una manovra volta ad accativarsi la critica e i premi.

Su un altro punto volevo rispondere:tu dici che gli Oscar sono un evento da poco,di cui poco importa.Secondo me,l'importanza del premio è troppo sottovalutata.
Il cinefilo,ovviamente,riesce tranquillamente a scovare i film belli e interessanti senza le indicazioni di questi premi.Il pubblico generalista,invece,pensa che un film sia un capolavoro se ha vinto degli Oscar(basta vedere quanto aiutano gli incassi le statuette,esempi recenti "Il discorso del re" o "Il cigno nero").Quindi,per la massa gli Oscar sono sinonimo di alta qualità,e per questo dovrebbero premiare i film davvero meritevoli,vista l'influenza che hanno sul pubblico..
Fritz  27/02/2012 13:28:44Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Non ho capito perché ti sorprendi che qualche film sia nominato all'Oscar, posto che l'Oscar è una pagliacciata colossale.
david briar  28/02/2012 14:04:04Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
leggi la mia ultima risposta,li spiego perchè gli Oscar non vanno sottovalutati e perchè considero importanti i premi che danno ai film..
Fritz  04/03/2012 11:49:53Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Mi permetti di dire che se un premio, cosiddetto "il più importante", non dà il premio alla migliore attrice mai esistita ed al miglior regista mai esistito, codesto premio sia una baggianata di primo livello? Se poi codesto premio faccia di indirizzo al popolo perché vada a vedere i film migliori, questo allora non è un premio, è una guida turistica!
david briar  19/03/2012 20:26:37Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
I premi fanno pubblicità,aiutano il passaparola,è chiaro che se un film ha vinto dei premi farà più soldi che senza quei premi,il fatto che poi diventino una "guida turistica",come dici tu,è collaterale al richiamo che questi riconoscimenti hanno sul pubblico(basta vedere anche solo l'andamento di "The artist",che ha incrementato parecchio gli incassi dopo la sua vittoria,nonostante fosse già uscito da un po').Gli Oscar sono premi che c'entrano molto anche con l'industria,per questo non saranno mai oggettivi.E questa è una grave limitazione,si,ma che piacciano o no sono dei premi "importanti",che dovrebbero cercare di consegnare al pubblico i film migliori,e il problema è che il pubblico pensa che quelli che vincono siano davvero i film migliori.Ecco perché nel mio commento e nelle successive risposte ho messo in rilevanza i riconoscimenti vinti da questa pellicola,e me ne sono lamentato..