caratteri piccoli caratteri medi caratteri grandi Chiudi finestra

THE ARTIST regia di Michel Hazanavicius

Nascondi tutte le risposte
Visualizza tutte le risposte
Invia una mail all'autore del commento kowalsky     8½ / 10  30/12/2011 19:42:45Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Nonostante le premesse, il film più che un'omaggio al cinema muto è un tributo all'avvento del sonoro. Evidente fin dai primi fotogrammi, quando viene sollecitato il dono della parola ("parla", "Io non parlo", "perchè non vuoi parlare?"). Una forma intelligente di espressività per un protagonista che ricorda Mack Sennett e Douglas Fairbanks o magari John Gilbert, caduto in disgrazia dopo l'avvento del sonoro. Nessun riscontro con Valentino, nonostante l'indiretto tributo del cognome (del resto quello è morto nel 1926, ricco sfondato a quanto pare).
Il film è letteralmente squisito: quando Valentine sogna il Rumore degli oggetti e le voci delle persone, sembra di ritrovare il cinema del miglior Gondry. Immagini che restituiscono autentica magia al cinema, una storia classica ma sviluppata con una modernità assoluta e sorprendente.
Perchè in certi anni ruggenti la storia di un uomo in perdìta con se stesso e la sua fama sarebbe stata un vero tabù per la Hollywood dell'epoca.
Oggi sì è possibile. Ed è possibile anche farsi incantare da un film muto (spoiler) che mima tic e clichè senza scadere mai nel manierismo. Chi l'avrebbe mai detto? Il film più chiaccherato e osannato della stagione è (davvero) un piccolo e superbo grande film

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER