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TROPPI GUAI PER WILBUR regia di Flavio Moretti

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Testu     6½ / 10  23/11/2011 13:39:12Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi


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Uno di quei film artigianali che possono far parte del bagaglio passato solo per casualità bella e buona. Beccato infatti in mezzo alle VHS dei cartoni animati, il film si preannunciava come una commedia leggera e da questo punto di vista non tradì le mie aspettative, semmai mi sorprese per la confezione. Non ricordo tantissimo, ma era simpatico per un ragazzino sui 10 anni, aveva un'atmosfera alla Piccoli Brividi ma il sapore era demenziale. Le scenografie le ricordo con particolare affetto, in quanto erano palesemente di cartone disegnato, disegnato magari bene, ma sempre vistosamente di cartone. E se coi muri, grazie a ragnatele di zucchero filato o cotone e luci soffuse potevi non farci caso, con le porte non vi era scampo grazie ai primi piani. Era un film divertente anche per i suoi limiti. Gli effetti speciali, nell'entrata del quadro e nelle cose magiche in genere ricordo che li trovavo accettabili, forse anche grazie allo sfondo scuro su cui risaltavano, e credo che anni dopo le pellicole cinesi di dragon ball abbiano fatto comunque di peggio con il drago e la nuvola di luce chiara, che manco si capivano. Wilbur il protagonista me lo ricordo secco, dinoccolato e non molto ciarliero, aveva un'aspetto e portamento un po sfigato e una voce alla Garbolino/Cartonio, e ricordo quanto mi fossero antipatici gli altri membri del castello, lamentosi e tutti in ghingheri.




Una pellicola che puo contare sul fattore nostalgia del sottoscritto, sembrava più una recita teatrale che un film e se gia non durava moltissimo, dall'entrata nel quadro in poi scivolava via velocemente. Per essere fatto con mezzi di serie D era carino.