caratteri piccoli caratteri medi caratteri grandi Chiudi finestra

BLIND (2011) regia di Sang-hoon Ahn

Nascondi tutte le risposte
Visualizza tutte le risposte
Ciaby     6½ / 10  20/01/2012 21:58:31Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Dopo l'ottimo horror "Arang", in grado di formare un perfetto equilibrio tra terrore e indagine poliziesca, era lecito aspettarsi da Ahn Sang-Hoon un gradito ritorno al cinema di genere, questa volta il thriller puro e crudo, atteso da molti e incensato anche da ottime reazioni di pubblico (con anche un premio alla sempre bravissima Kim Ha-Neul, ormai diva del cinema coreano mainstream ma molto versatile e in grado di interpretare personaggi di qualsiasi genere, come migliore attrice protagonista).

"Blind", però, è essenzialmente un thriller senza nessuna pretesa. Di quelli che già si sono visti milioni di volte, con un paio di indovinatissime e, persino, agghiaccianti scene di tensione (la sostenutissima scena della metro, tutta la parte finale nell'orfanotrofio), che sfociano spesso nel sangue, ma senza troppo esagerare, ma anche una narrazione molto lineare, con il classico trauma della protagonista (la morte del fratello) e il classico psicopatico che affetta donne attraenti senza nessun motivo.

Ahn Sang-Hoon gira molto bene (escluso qualche orrendo ralenti e della computer graphica di cattivissimo gusto) e sa il fatto suo, riuscendo a realizzare un'opera d'altissimo intrattenimento che, per quasi due ore, riesce a tenere incollato lo spettatore alla poltrona. Non si chiede nulla di meglio a quello che è un onesto prodotto di genere, senza l'inventiva di creare qualcosa di nuovo o cambiare le carte in tavola.

Decisamente inferiore all'esordio "Arang", che pur essendo film di genere riusciva ad elevarsi a buon titolo grazie alla commistione di generi e prototipi e un'ottima sceneggiatura, ma non disprezzabile, "Blind" è un film che contenutisticamente non lascia molto, data la sua palese intenzione di scatenare emozioni, più che voler raccontare una storia, ma che come intrattenimento leggero funziona egregiamente. Abbastanza deludente, però, è il finale, prevedibile dalla prima inquadratura.