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TRENO POPOLARE regia di Raffaello Matarazzo

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Niko.g     7 / 10  15/09/2013 19:43:10Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Visto grazie ad alcuni amici, l'ho particolarmente apprezzato. Evidenti i richiami storici, che ne fanno un documento di un certo rilievo nel panorama cinematografico italiano.
Lo sviluppo del sistema ferroviario era tra i progetti prioritari della politica fascista e nel giro di pochi anni furono realizzate opere imponenti all'insegna dell'efficienza della nazione, avendo al tempo stesso riguardo all'accessibilità da parte di tutti.
Grazie al fascismo che li aveva istituiti, i treni popolari consentivano gite domenicali fuori porta a tariffe molto ridotte. In questo caso, il viaggio è da Roma a Orvieto.
Sul treno è presente ogni tipo di umanità: dal professore solitario, alla famiglia numerosa, dai vitelloni ante litteram, alla ragazza frivola.
Con qualche problema di messa a fuoco, la mdp di Matarazzo si concentra su una coppia di giovani, cui si affiancherà un abile corteggiatore della ragazza.
Alle belle scenografie dei territori orvietani si alternano dialoghi di breve durata. Va però considerato che siamo ad appena tre anni dal primo film sonoro italiano (La Canzone dell'amore, 1930).
Musicato da un giovanissimo Nino Rota, "Treno popolare" è un inno alla spensieratezza e alla gioventù, da recuperare e conservare.

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