Febrisio 6 / 10 26/12/2012 15:35:03 » Rispondi Margin call arriva qualche anno più tardi dai fatti registrati nel 2007-2008. È difficile definire quando esattamente abbia inizio una crisi finanziaria. Il film ne descrive in una notte i delicati momenti di consapevolezza che precedono il crollo totale. La punta del grafico tra ascesa e discesa. Pur non concentrandosi su nomi altisonanti di Lehman & Brothers, o accuse dirette, quasi anonimo, sottolinea in modo poco elegante alcuni clichè dei banchieri, la loro meschinità e avidità nei confronti delle controparti. Ad ogni modo storia e personaggi reggono molto bene, pur contando una parte di distensione e riflessione alle tre quarti, che invece di esaltarne il significato, si spegne d'intensità emotiva. Sinceramente capisco Oliver Stone che, pur di arrivare primo a crearne un film, abbia creato qualcosa di incompleto, ma dopo qualche anno e così tante informazioni a riguardo, si poteva certamente fare di meglio che gonfiare dei clichè. Sicuramente non da bocciare, l'atmosfera è palpabile e interessante, ma poteva essere nettamente più esplicativo e interessante, forse meno... margin...ale.