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MARGIN CALL regia di J.C. Chandor

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Manticora     8 / 10  28/05/2012 12:08:26Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
I film di genere finanziario sono spesso un rischio, perchè si può girare un prodotto noioso, che non intriga lo spettatore. Ma questo Margin Call è di tutt'altro avviso, sia nell'esposizione che nella narrazione. Avviene tutto in 24 ore praticamente, lo scandalo di Lehaman Brothers, una delle più grandi banche USA. Notevole il casus che dà fuoco alle banconote, una semplice ricerca sugli indici di conversione finanziaria, che il personaggio di Stanley Tucci(perfetto) stà realizzando. Un cinico Paul Bettany(da quanto tempo!) è il mentore degli ultimi arrivati, ma d'altronde lui è il capo dei broker, ha guadagnato 2,5 milioni di dollari l'anno scorso! Ma tutti sono sotto qualcuno e lui fà riferimento a Kevin Spacey, che a sua volta al suo capo. Fino ad arrivare al Boss: Jeremy Irons, icona capitalista, incosciente e venale, peggio del Gordon Jekko di Oliver Stone. Ma se il piccolo broker Peter ha sollevato il problema grazie al suo capo di settore, ovvero Stanley Tucci allora il problema è molto grande.
Tutti pensano solo ai soldi, chi verrà sacrificato avrà semplicemente di più, per poi abbandonare la nave che affonda.
"guarda queste persone, non immaginano assolutamente quello che sta per succedere." Peter alla fine capirà che il meccanismo è difettoso, ma d'altronde lui è un ingegnere, finito a fare il broker semplicemente perchè a nessuno interessa usare il suo talento per far volare razzi o aerei. I grattacieli torreggiano sulla città inconsapevole, e alla fine un uomo solo si renderà conto che tutto quello che gli dava affetto era solo un cane morente, che non è riuscito a salvare con tutti i soldi che aveva. Un film da vedere di questi tempi, per riflettere su dove stiamo andando, perchè la tempesta sta arrivando, e non siamo pronti ad affrontarla, mai stati pronti, il capitalismo è la malattia del 21 secolo, la più incurabile.