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LYNCH (ONE) regia di BlackANDwhite

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elio91     7½ / 10  30/07/2014 18:04:38Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Lynch è proprio come uno se lo immagina, perlomeno se avete letto sue interviste: weirdissimo, pacato e calmo, tipicamente americano e visionario.
Questo documentario ha il privilegio di mostrarlo nell'intimità mentre lavora, fuma, beve caffè, rilavora, rifuma, ribeve caffè. Non è un making of di "Inland Empire" anche se in parte ne segue la lavorazione. Con uno stile alternativo, lynchiano (ovvio), ci addentriamo nelle fabbriche dell'europa dell'est in disuso, nel primo approccio di Lynch col digitale, nelle disposizioni date agli attori, nel flusso creativo inarrestabile di un'artista in continuo movimento interiore.
Escono fuori le grandi passioni: la meditazione trascendentale. Qualche fissazione già vista nei suoi film: le fabbriche e i posti fatiscenti e abbandonati hanno qualcosa di irresistibile, le frasi di Lynch intervallate da espressioni tipicamente americane di un uomo americano fino al midollo ma alieno per nello spirito.
Non mancano momenti divertenti come le storielle assurde del regista tra una pausa sigaretta e l'altra, "la presa della Bastiglia", il bastone chiodato...
E neanche lampi suggestivi: qualche frase urlata nel rimbombare di un posto ampio e deserto ("EHI SALLY, DO YOU REMEMBER ME?"), il mattatoio di Georges Franju e via discorrendo.
Insomma, per gli scettici che ancora con le fette di prosciutto sugli occhi continuano a credere Lynch un furbo (mai capita come accusa visto il mazzo che si è fatto e ciò che ha sempre dimostrato), una dimostrazione della genuinità di uno dei più grandi registi di sempre, capace di rivoltare il cinema come un guanto con emozione romantica, sensazioni oscure, violenza selvaggia. Come guardare il mondo da un'altra prospettiva, trovarla attraente e un pò paurosa, e volerne ancora, ancora, ancora...