caratteri piccoli caratteri medi caratteri grandi Chiudi finestra

LO SPETTRO regia di Riccardo Freda

Nascondi tutte le risposte
Visualizza tutte le risposte
Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73     7½ / 10  20/01/2014 11:44:28Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Le attinenze e la presenza di un personaggio con lo stesso nome non traggano in inganno, non si tratta infatti del sequel de "L'orribile segreto del Dr. Hichcock".
Freda dirige con lo pseudonimo di Robert Hampton un film totalmente diverso, un gotico all'interno del quale due amanti tramano contro il ricco marito di lei, questi costretto sulla sedia a rotelle e gravemente malato. L'avidità divora ogni sentimento di compassione o amore, la lucidità mentale e l'etica professionale vanno a farsi benedire dinnanzi a ciò che il cornificato cela nella sua cassaforte, tanto da indurre i due libertini ad agire in maniera estrema. Mettere le mani sulla fortuna però non sarà facile, sia per la misteriosa scomparsa dell'intera ricchezza del defunto, sia per i rumori sinistri e le apparizioni spettrali che cominceranno a tormentare i colpevoli.
Fantastica Barbara Steele, sublime manipolatrice è il fulcro della vicenda, capace di abbindolare col suo fascino particolare e di celare la sua vera essenza torbida. Oggi il tema potrebbe apparire abusato ma la storia è realmente ben intricata e ricca di colpi di scena.
"Lo spettro" si lascia apprezzare anche per le atmosfere oscure non mancando comunque in effettacci sanguinolenti come nella scena dell'omicido col rasoio, dove addirittura il sangue schizza sulla telecamera dimostrando come questo vezzo macabro non sia stato certo concepito in tempi più attuali.
Notevole anche l'insistita melodia del carillion, una composizione che in tal contesto assume connotati macabri anticipando una moda che prenderà piede soprattutto nel thriller/horror italiano.