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CANI ARRABBIATI regia di Mario Bava

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Italo Disco     9 / 10  22/06/2015 17:11:15Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Film dalla vita travagliata mai uscito nei cinema a causa del fallimento della casa di produzione ma riesumato più di vent'anni dopo in home-video, grazie all'intervento di Lea Kruger che vi partecipò oltre che come attrice anche per averci messo dei soldi nella produzione. Ne esistono ben 6 versioni (e titoli diversi infatti è conosciuto anche come SEMAFORO ROSSO) che si differenziano per vari motivi come un doppiaggio diverso, inserimento di nuove scene, ecc. Quelle che ho visto io sono quella distribuita dalla Lucertola Media e quella trasmessa da Sky nel 2004 che sarebbe la definitiva, più vicina al progetto originario (queste 2 sono uguali, hanno di differente solo i titoli di testa). CANI ARRABBIATI viene catalogato in svariati generi dal poliziesco al drammatico, dal thriller all'hard-boiled, dal giallo al noir intendendo che la pellicola ha diverse anime, ma quello che risalta maggiormente è una certa "terroristica" rabbia visiva che percorre tutto il film, grazie alla magnifica regia di Mario Bava che non lascia un attimo di tregua e alla musica di Stelvio Cipriani che punteggia emotivamente le fasi salienti. La sceneggiatura è ben scritta e riesce a schivare i problemi di una storia in pratica tutta ambientata dentro un automobile, le situazioni si susseguono in maniera da non lasciare tempi morti e il film finisce al momento giusto, colpendo lo spettatore con un triplo salto mortale da "paura" (il finale stando a quanto dice Lamberto Bava era presente anche nel racconto all'origine della pellicola). Le riprese furono fatte tra l'agosto e settembre 1973 sull'asfalto dell'autostrada Civitavecchia-L'Aquila, infatti si sente sulla pelle sudaticcia un afa malata e schizofrenica ingigantita dal caldo estivo, cosa che lo accumuna a NON APRITE QUELLA PORTA (anche se il film di Hooper da questo punto di vista è ancora più schizzato). Le interpretazioni sono fuori misura perlomeno nelle caratterizzazioni dei cattivi, ed in particolare Bisturi e 32, rispettivamente Don Backy e George Eastman e credo che sia giusto così, nel microcosmo della macchina una recitazione più controllata non avrebbe interagito bene con la tensione contando che non si lavorava con Pacino e De Niro e l'utilizzo dei primi piani accentua la brutalità della vicenda, poi gli scherzetti malefici che i 2 combinano ai malcapitati rapiti e l'aggiunta di una dose di realismo (32 che canta a squarciagola, stonatissimo, Emozioni di Battisti) riesce a rendere partecipe la visione; perfetto Cucciolla nella parte dell'uomo comune davanti ad un infernale casualità (lo sequestrano perché sta fermo al semaforo), Poli non mi è dispiaciuto come capo della banda freddo e meticoloso mentre la Kruger si è impegnata e si vede, però non l'ho trovata molto adatta al ruolo. La famosa scena di "Greta Garbo" costretta ad urinare davanti ai delinquenti è ripresa da L'ULTIMA CASA A SINISTRA e da questo film esce fuori anche la figura di Bisturi, infatti Backy ricorda da vicino il Krug di David Hess; la sequenza migliore secondo è l'omicidio dell'autostoppista, una magistrale sincronizzazione di messinscena, montaggio, colonna sonora, effetti speciali e recitazione. Chissà se fosse stato presentato sul grande schermo nel '74 quanto avrebbe incassato, visto il poco feeling di Bava col botteghino italiano magari una volta tanto avrebbe fatto il botto, invece è stato in naftalina per tanti anni, che s****....anzi che l'hanno recuperato...
Italo Disco  22/06/2015 17:22:38Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
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