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CANI ARRABBIATI regia di Mario Bava

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PignaSystem     7½ / 10  10/08/2011 22:22:47Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Con pochissimi mezzi i due Bava (senior, cioè Mario, e junior, Lamberto) riescono a creare una storia di malavita, tensione e sangue niente male. Tre rapinatori e tre ostaggi (di cui uno, il bambino, praticamente ininfluente nel racconto), più una serie di incontri estemporanei e di imprevisti in arrivo; solamente un'automobile come scenario per la maggior parte della pellicola, tanti dialoghi (truci, per lo più), una vivace storia on the road fatta di personaggi tagliati con l'accetta: i cattivoni senza cuore, la donna isterica, il glaciale ostaggio-autista del gruppo che, se i luoghi comuni non ci ingannano, prima o poi finirà per ribellarsi ai suoi rapitori. Insomma, partendo da basi povere - e da una sceneggiatura firmata Alessandro Parenzo e Cesare Frugoni, da un racconto di Ellery Queen - i due registi mostrano grande mestiere nel saper mettere in scena l'ansia e la frenesia della situazione: primi piani che scandagliano le emozioni dei protagonisti, la scelta di ambientare la storia in uno spazio piccolo, chiuso e claustrofobico, il sudore non solo del panico, ma anche e soprattutto della torrida estate là fuori. Persino il clima sembra ostile, sembra volersi accanire contro i protagonisti.I protagonisti sono bravissimi, da Cucciolla a Don Backy, ma senz'altro il volto che maggiormente colpisce è quello di 32, cioè George Eastman, che è in fondo il personaggio il cui carattere è maggiormente sviluppato, sebbene sempre molto schematico: è il cattivo-sadico, che si contrappone al Dottore, cioè il cattivo-comprensivo, in una sorta di relazione che può ricordare la più classica fra poliziotto buono e poliziotto cattivo. Da apprezzare anche la colonna sonora di Stelvio Cipriani, mentre per il finale non è sprecata la definizione di colpo di genio