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LA FRUSTA E IL CORPO regia di Mario Bava

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Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73     7 / 10  19/11/2010 17:08:27Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Tra ghost-story e thriller psicologico "La frusta e il corpo" è un lavoro che pur risentendo di una certa staticità,oltre che di un accompagnamento sonoro spesso ridondante,si lascia apprezzare per finezza narrativa ed eleganza formale.
La regia di Bava,accreditato come John M. Old,è al solito perfetta,con movimenti sempre ben ponderati nel valorizzare una scenografia gotica dai colori accesi, resa ancor più minacciosa da giochi di luce di encomiabile fattura.
Buono il soggetto basato su cospirazioni familiari all'interno di un lugubre castello,tra brame vendicative,amori repressi e fatti di sangue ad opera di un individuo la cui identità sarà rivelata solo nel finale.
Christopher Lee è ancora una volta alle prese con un ruolo mefistofelico e lo script si concentra soprattutto sulla sua figura e quella della bella attrice israeliana Daliah Lavi,i restanti personaggi sono più che altro suggeriti,tuttavia essenziali per uno svolgimento più sinuoso e di conseguenza maggiormente ambiguo.
Bava imbecca delle digressioni di stampo sado-masochistico decisamente trasgressive per l'epoca,delineando un rapporto morboso,tra il violento e il passionale,tra le due figure predominanti.
E' l'impareggiabile stile del regista a fare la differenza ,con il suo stile visivo saturo ,sempre tenuto a bada da un'indiscutibile raffinatezza di fondo,rende più agile e interessante uno script altrimenti flemmatico.