caratteri piccoli caratteri medi caratteri grandi Chiudi finestra

LOVELY MOLLY regia di Eduardo Sánchez

Nascondi tutte le risposte
Visualizza tutte le risposte
Jolly Roger     7 / 10  31/05/2015 14:04:45Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Molly, fresca di matrimonio, torna, con il proprio marito, nella propria casa d'infanzia. Una casa grossa, sperduta, inquietante, ma che soprattutto nasconde un passato da dimenticare.
La casa è impregnata di ricordi della sua infanzia: ricordi piacevoli, legati alla fanciullezza trascorsa con la propria sorella, ma anche ricordi scomodi e terribili, legati alla figura del padre, il quale non dev'essere stato un padre all'altezza, anzi, tutt'altro: sono avvenuti fatti incresciosi nello scantinato, fatti troppo tristi da affrontare, che avevano col tempo trascinato Molly nella dipendenza dall'eroina, con l'illusoria speranza di trovare una fuga dalla realtà.
Tutto comunque sembra sistemato, Molly è uscita dal tunnel della droga ed ha sposato Tim.
Il ritorno nella casa d'infanzia, tuttavia, fa riemergere quanto era stato solo momentaneamente sepolto: la presenza del padre morto aleggia ovunque.
Tim è camionista e spesso resta per giorni e notti lontano da casa. Nelle lunghe notti da sola, Molly sente la voce del proprio padre, la sua presenza diventa sempre più forte, lo vede.

------------------leggermente spoileroso da qui in poi---------------
Il cervello è l'organo umano più articolato e la psiche umana è quanto di più complesso ci sia. I traumi infantili, la paura dell'abbandono, la solitudine, il tradimento da parte dei propri cari, se in più ci aggiungiamo l'alienazione provocata dalle droghe, possono portare al crollo emotivo ed esistenziale, conducendoci nelle braccia dello stesso Mostro che ci spaventava, ma che è ormai talmente parte di noi da essere il nostro unico rifugio possibile.
Ho particolarmente apprezzato la scelta di non spiattellare una spiegazione lampante a tutto quel che succede, è una scelta molto matura: diversamente, il film sarebbe scaduto nella solita conclusione banale, con buona pace per la complessità e verosimiglianza mantenute fino alla fine.
Se volessimo usare una similitudine, qui non viene mostrato il terremoto che ha fatto crollare una casa, ma vengono lasciate intuire le centinaia di crepe che, col tempo, ne hanno minato la struttura.
Anche per questo, la lentezza del film non mi ha per niente disturbato e mi stupisce un po' vedere voti così negativi.
Per quanto mi riguarda, lo consiglio.