caratteri piccoli caratteri medi caratteri grandi Chiudi finestra

IL MESTIERE DELLE ARMI regia di Ermanno Olmi

Nascondi tutte le risposte
Visualizza tutte le risposte
Mpo1     7 / 10  31/12/2004 00:22:10Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Per commentare questo film, bisogna distinguere nettamente 2 livelli:
Dal punto di vista figurativo, il film è bellissimo. Le immagini sono estremamente curate, fatto insolito nel cinema italiano degli ultimi anni.
Dal punto di visto del contenuto, il film è discutibile. Il cattolico Olmi contrappone i "cattivoni" lanzichenecchi all' "eroe" buono difensore del papa... una visione storica un po' di parte... e poi il messaggio del film è un po' ambiguo: in teoria dovremmo essere messi di fronte all'orrore della guerra, ma Olmi mostra troppa simpatia per il suo protagonista che fa della guerra la sua ragione di vita... e questa esaltazione del combattimento e del sacrificio mi lascia perplesso...

frine2  18/12/2005 03:41:55Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Beh, non è mica tanto buono Giovanni: dai discorsi degli altri personaggi si intuisce molto bene che è un violento per natura, pronto a menar di spada e a uccidere senza troppi scrupoli. Il suo carattere aggressivo trova però una giustificazione nella disciplina militare, cui Giovanni si attiene secondo le regole di un preciso codice (come dichiara egli stesso in confessione).
La simpatia per il protagonista non significa affatto glorificazione della guerra. Giovanni è un uomo giovane, di ottima educazione, pieno di vita, capace anche di innamorarsi....ma è proprio la guerra, in cui falsamente aveva creduto, a stroncare la sua brillante esistenza.
Il film è un monito contro le guerre globali, spietate e anonime, quelle in cui è possibile sterminare centinaia di persone solo premendo il pulsante di un computer. La guerra antica era crudele e sanguinosa, ma poteva avere una sua nobiltà. Le guerre moderne non ne hanno alcuna, e per di più tendono a deresponsabilizzare i singoli.