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UN BACIO APPASSIONATO regia di Ken Loach

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Invia una mail all'autore del commento Maria Lucia     10 / 10  07/01/2005 15:04:06Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
CHE BEL FILM !!! "una ventata d'aria fresca pura e cristallina"..conoscevo ed apprezzavo Ken Loach come regista ed i suoi film precedenti erano veramente dei capolari ma questo li supera di gran lunga: si ride, si piange e ci si emoziona; ottimi gli attori, sconosciuti ma bravi: semplici "quotidiani" non sempre belloni e truccati come si vedono nel film di Hoolywood dove le donne sono sempre truccate e con i capelli a posto anche dopo una notte di sesso od una giornata al mare sotto il sole... le scene di sesso sono girate poi con garbo senza volgarità; inoltre il regista ha la bravura di fare vedere i pro e contro di tutt'è due le religioni sia quella cattolica che quella musulmana senza nè giudcare nè osannare nessuna delle due, location semplici e scene di vita quotidiana girate con delicatezza e dolcezza....DA VEDERE !!!
andreapau  11/01/2005 10:32:42Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
nonostante filmscoop sia un sito per cinefili,vedo con rammarico che i commenti ai film non hollywoodiani sono sempre un numero esiguo.tutti bravi a parlare,ma poi vanno a vedere ocean's eleven!detto questo,anche a me piace loach,ma soprattutto per le storie che decide di raccontare..per il resto,come tutti i registi,è molto discutibile:secondo me gli hai dato un voto altissimo anche perchè gli attori sono troppo "quotidiani"..un saluto
Rudy  20/01/2005 19:14:11Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Mi dispiace ma non sono d’accordo con te Maria Lucia, il film non apporta nessun messaggio di originalità su un argomento che rischia di diventare banale in un periodo storico nel quale lo scontro tra società occidentale e islam è un tema molto delicato. Ma commentando questo film preferisco soffermarmi sulle scelte stilistiche, e non sull’argomento in sé. Rischio noia sfiorato per un film che sembra promettere bene con la scena iniziale in cui Taharan denuncia l’intolleranza verso gli stranieri. In realtà -dal mio modesto punto di vista- il resto del film potrebbe essere assimilato a una versione seriosa del divertente ma niente di trascendentale “il mio grosso grasso matrimonio greco”.


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