kowalsky 8 / 10 04/12/2012 19:14:42 » Rispondi Beh a sentire la canzoncina di apertura, sembra quasi che i Miyazaki abbiano ingaggiato il duo-che-fine-han-fatto dei Pizzicato 5. E poi c'è un film meraviglioso, che scalda il cuore e l'anima, puntando molto sull'effetto nostalgia delle cartoline in b/n, e magari questa è una nuova frontiera del cinema d'animazione della famiglia Miyazaki, questo bisogno di "focalizzare" un'idea di cinema che si allontana solo apparentemente dalla realtà. Siamo davanti a un film molto "politico" e al tempo stesso sentimentale, dove l'aria di rivoluzione che si respira (già la grande rivincita dei Cervelli, così poco compresa dagli studenti europei occidentali!) è un'ennesima riscoperta di questo cinema. Una metafora sulla figura paterna perduta, che diventa anche un'incantevole ritratto patriottico senza per questo risultare mai enfatico e gratuito. I personaggi sono più carnali e veri di qualsiasi attore reale, come dimostra lo stesso Shun e la notevole parte dedicata alla rimordenizzazione dell'ateneo. Goro Miyazaki riesce così a raccontare un conflitto sociale puntando sulla forte emancipazione femminile dei primi anni sessanta Un vero trionfo di bellezza e ideali