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IL TALENTO DI MR. RIPLEY regia di Anthony Minghella

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Spotify     7½ / 10  07/07/2015 01:58:37Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Davvero un bel film. Sicuramente si distingue nel suo genere, anche perchè non appartiene a uno preciso, ma se si volesse etichettarlo come thriller, è senza dubbio un prodotto innovativo. La storia, benchè presa da un libro, è modellata benissimo da Minghella, il quale riesce a farla sua, caratterizzandola in modo molto soggettivo. Dalla scelta degli attori, alle ambientazioni, allo stile di regia. Per quanto riguardo il cast, mai scelta fu più azzeccata per una pellicola del genere, cioè puntare su attori giovani ma già affermati, come lo erano appunto Damon e Law. Il primo fa un lavoro eccezionale, si cala perfettamente nel personaggio che dovrà interpretare una doppia personalità, e dovrà essere bravo a non farsi scoprire. Law anche è ottimo, magari il personaggio è un po' stereotipato, ma lui comunque riesce a metterci parecchia bravura. Anche gli attori di contorno sono bravi, insomma nessuno sfigura. Penso proprio che tra i punti cardine del film, ci sono, appunto, gli interpreti. Da notare come ci sia molta italia in tale opera, praticamente è tutto ambientato sulla nostra penisola. Le ambientazioni sono davvero azzeccatissime, valorizzate un sacco dal regista, e poi sono anche bellissime: si va da venezia a roma, da sanremo a napoli e via dicendo. Ah, poi da notare, la simpatica comparsa di Fiorello quando canta insieme a Damon e Law. Ottima regia, Minghella divide la pellicola in due parti, ognuna con una sua personalità: nella prima ci sembra di assistere quasi a una commedia, si ride, si avverte la leggerezza del suddetto genere e viene mostrata la bella amicizia che nasce tra i due protagonisti e i vari scherzi che si fanno l'un l'altro ecc... Ma come si dice, questa è la classica quiete prima della tempesta, infatti la seconda parte è totalmente diversa, assume toni e atmosfere più torbide, quasi marce, ma nonostante ciò, lo spettatore non riesce a volere male a Tom Ripley, a causa del suo carattere intriso di un eccessivo buonismo. Sembra quasi un bambino piccolo che ha fatto un dispetto, ma proprio perchè non è cosciente di quello che fa, gli si vuole bene. Non so se chi legge ha capito la metafora. Poi ecco qui, che entrano gli elementi tipicamente thriller-drammatici, l'inizio delle indagini, l'assunzione di una doppia personalità da parte del protagonista, e quindi una svariata crescita di suspense e curiosità, visto che ci si chiede per quanto tempo Il ragazzo potrà continuare a fingere. Poi certe sequenze sono girate magistralmente, cariche di tensione. Inoltre il film dispone di un gran ritmo, a dire la verità me lo aspettavo più lento, e invece mi sono piacevolmente ricreduto. Ed eccolo proprio qui un altro pregio di Minghella, cioè quello di creare una pellicola scorrevole, ma al tempo riuscire ad articolarla benissimo. Di solito, in questi casi, sono quasi ovvie parti di stallo, ma qua per fortuna non è stato così. Altro colpo di genio è il seguente: è vero che nella prima parte si respira un'aria molto tranquilla ecc ma ciò da un tocco di inquietudine, perchè dopo un po' lo spettatore si comincia a chiedere come può essere il film così allegro, se si tratta di un thriller o comunque dopo aver letto una trama alquanto tetra? E allora si capisce dove si vuol andare a parare, e stai in pensiero, nonostante ciò che vedi sullo schermo ti sembra tutto tranne che un film di suspense. La direzione degli attori è pazzesca, tutti caratterizzati al massimo, poi in più ognuno ci ha messo la sua gran quantità di bravura. Riallacciandoci al discorso precedente, c'è da dire inoltre che l'aria di commedia nella seconda parte non è che scompare del tutto, ma si riversa in una veste più dark, più humor nero. Ennesima gran trovata. La sceneggiatura è solidissima, lineare, caratterizzata da svariati colpi di scena, ottima stesura di scene e personaggi. Mai ripetitiva. Molto raffinata. Dialoghi perfetti. Grandissime le musiche, adattissime a un thriller come questo. La fotografia invece non mi ha colpito molto, un po' insipida, non da un ulteriore tocco caratterizzante. Il finale è geniale, resta molto aperto, ed è proprio questo il bello. Si capisce ormai quale è la natura di Tom, ed il suo vero talento. Forse. Una persona può passare dal non essere nessuno ad essere qualcuno per finta? E può diventare qualcuno anche commettendo atti terribili? Queste le domande che in fin dei conti si pone il film stesso. Penso che sia uno dei finali più geniali di sempre. In particolare è davvero folgorante l'ultima sequenza prima dei titoli di coda, la quale fa capire i discorsi del protagonista mentre parlava di chiudere a chiave il passato in un armadio o qualcosa di simile.

Grande film, solidissimo e con un impianto da brividi. Attori straordinari. Da vedere.