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HUGO CABRET regia di Martin Scorsese

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Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73     6 / 10  18/02/2014 11:22:36Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Solo quando l'incanto del cinema prevale sulla didascalica storia dell'orfanello possiamo intravedere splendidi lampi della classe di Martin Scorsese, però sino a quel punto solo un film anonimo, forzatamente strappalacrime e a dir poco noioso ai limiti della sopportazione. Il ragazzino che vive in stazione riparando gli orologi non ha alcun appeal, come del resto lo sfondo corale di incredibile superficialità che lo attornia. Per fortuna, quando ormai la convinzione di essere davanti una bufala di proporzioni mastodontiche ha preso il sopravvento, ecco spuntare il baffetto di Georges Méliès con il suo cinema a dir poco magico, riflesso di un artista che prima di tutto fu un incantatore, un illusionista. L'omaggio e la devozione all' antesignano genio scuotono dall'intorpidimento, rielaborando la storia (vera) in maniera favolistica in modo finalmente convincente; finzione e realtà si fondono annichilendo senza mezzi termini la seccante pappardella del bimbo orologiaio.
Il microcosmo di sogni ferroviari è meravigliosamente ideato da Dante Ferretti e fotografato con maestria da Robert Richardson, con Méliès e le sue geniali pellicole in campo la storia di riscatto e giusta mitizzazione diventa quanto meno più avvincente pur riservando poche sorprese.
Discreto Ben Kingsley, mentre il resto del cast non lascia tracce. Neppure la promettente Chloe Moretz imprigionata in un personaggio sciapo con simbolico baschetto d'ordinanza a rimarcare la collocazione geografica, che tra un'inquadratura alla baguette, dolci melodie di fisarmonica e Tour Eiffel in tutte le salse è reiterata in maniera ottusa.
A Jude Law e Ray Winstone (nei ruoli-stereotipo del padre amorevole e dello zio carogna) è concesso poco più che un cameo, peccato.
Meritato omaggio agli albori del cinema e ad uno dei sui più grandi esponenti cui noi tutti amanti della settima arte, dagli spettatori ai registi e attori più affermati, dobbiamo qualcosa. L' amore per il cinema dei tempi che furono e l'ammirazione per il personaggio trapelano, la storia però non trascina.
ferzbox  18/02/2014 13:59:01Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Sinceramente non capisco tutto questo accanimento per "Hugo Cabret".
A parer mio si tratta di una bellissima favola moderna che oltre a deliziare con una magnifica fotografia ed una storia patinata quel che serve(quel che serve),riesce a regalare un bellissimo omaggio al cinema.....non sarà lo Scorsese navigato ed artistico che siamo abituati a conoscere,ma reputarlo un film mediocre mi sembra troppo severo...ma magari le favole moderne attuali fossero sempre così...genuine e ben curate....a differenza di altri prodotti adibiti alla spettacolarizzazione e all'incasso nei botteghini....
Bhoooo....io non vi capisco....per me è un sacco delizioso questo film....certe inquadrature ed alcuni movimenti di macchina sono sublimi....non geniali,ma affascinanti si...
hghgg  18/02/2014 14:48:05Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Mmbe a me non ha lasciato nulla. Apprezzo l'omaggio e l'atto d'amore di Scorsese verso il cinema ma d'altronde ogni film di Scorsese lo era. Quindi boh, bello visivamente però mi trovo d'accordo con questo commento.
Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73  18/02/2014 16:08:32Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
E io mi trovo d'accordo con te.
Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73  18/02/2014 16:07:52Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Il tuo parere è rispettabilissimo, purtroppo a me questa "favola" non ha affatto emozionato. Tutto qui, vero che scenografie, fotografia e costumi sono di livello elevato, come del resto lo è la regia, ma la storia? Due maroni che non ti dico.
Comunque non mediocre (avrei votato più basso se lo avessi ritenuto tale) ma appena sufficiente questo si, almeno per me, ovvio.
ferzbox  18/02/2014 16:48:58Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Va bhè,giustamente ognuno ha il suo punto di vista....noto solamente che a tante produzioni viene puntato il faro in faccia,spiattellando ogni tipo di critica possibile,a differenza di tanta roba molto più commerciale,che non si sa come,viene miracolosamente graziata....bhooo.....comunque non è un discorso mirato specificamente a te,Tylerdurden73.....parlo un pò in generale....
Voglio dire....c'è gente che ha osato dare una sufficenza abbondante a cagatè come "Il cacciatore di giganti" di Singer.....poi vedo "Hugo Cabret" con un voto simile e casco in depressione....
Va bhè...ad ogni modo è una mia personalissima opinione....
Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73  19/02/2014 10:00:02Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Mah, io cerco di essere il più obiettivo possibile. Non parto mai con alcun pregiudizio (o quanto meno è difficile) poi insomma, con Scorsese semmai ho un approccio sempre speranzoso e di devozione assoluta. Cioè, stiamo parlando del regista di Taxi Driver e di Quei bravi ragazzi (e non solo). Quindi il mio è solo un parere soggettivo da amante del cinema, che credo di aver bene sviscerato nel mio giudizio.
Gruppo STAFF, Moderatore Jellybelly  18/02/2014 13:14:59Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Noi siamo sempre allineatissimi sui giudizi...Ovviamente concordo in pieno con le tue parole.
Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73  18/02/2014 16:04:22Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
E' un piacere Andrea, guarda, sinceramente dopo un'ora di film stavo sul 4, poi nella seconda parte ho gradito. Sarà che adoro Méliès e mi sono fatto influenzare.
Gruppo STAFF, Moderatore Jellybelly  18/02/2014 16:07:56Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Idem, all'inizio ero sull'insufficienza spinta, poi si salva di mestiere (e di Kingsley). Ma per il resto è un film veramente insipido.