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HUGO CABRET regia di Martin Scorsese

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carsit     6½ / 10  05/01/2013 12:12:31Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
L'ultimo film di Scorsese non è un film indimenticabile. Ignorato per opere sicuramente superiori ( che leggo da recensori più informati di me); io penso che siano stati dati questi oscar un pò per merito ed un pò perchè abbiano voluto rimediare ad errori passati. In sostanza: i 5 oscar sono un premio alla carriera cinematografica di Scorsese, più che per il film in sè.
Ha di ottimo ( ma veramente ottimo) sia la fotografia di una parigi inizio anni 30' , che la scenografia riprodotto in maniera perfetta. Ma così perfetta, che ad un certo punto dava un senso di artificioso, di innaturale. Tutto era al proprio posto, non c'era neanche un'imperfezione, una cicca di sigaretta, una briciola fuori posto, ruggine sugli ingranaggi neanche a parlarne... Troppo irreale nella perfezione scenografica. Ma non nego che sia un tripudio per gli occhi osservare la Parigi illuminata di notte, oppure vedere le locomotive a vapore che entrano in stazione sbuffando quel vapore nero che sà di Retrò e di un mondo ormai dimenticato e lontano. Quindi sul reparto tecnico il film merita le statuette. Buone anche le recitazioni: Kingsley è ben calato nel Melìes decaduto, Cohen che intrerpreta Hugo è credibile e c'è perfino una piccola parte di Crhistopher Lee ( Amato Saruman del "signore degli anelli ed amato conte Dooku ne " guerre stellari). Il problema sta proprio nella storia e nello sviluppo di una trama che troppo presto si arrotola su sè stessa, riproponendo le medesime situazioni e le stesse scenette. Per esempio l'ispettore ferroviario che almeno 4-5 volte insegue Hugo in modi abbastanza simili, oppure la scenetta dell'anziana con il signore corpulento che viene sempre morsicato e respinto dal cane della padrona. Scorsese ha cercato di omaggiare il cinema dei fratelli Lumìere, veri padri del cinema , e Melìes : colui che ha portato su schermo le fantasie dell'immaginazione riproducendo scenari che non siano la solita vita reale. Da questo punto di vista io ho percepito in Scorsese un reale e sincero omaggio e infatti credo che sia quella la parte migliore del film: osservare il primo film dei Lumìere sul treno che arriva in stazione ( famosissimo), oppure osservare Chaplin impegnato nelle sue Gag famosissime. Poi strepitose anche le scene originali dei film di Melìes, che conservano un fascino senza eguali dell'antico e dell'impegno da parte dell'uomo di narrare e raccontare storie fantastiche che facciano dimenticare, dove possibile, i tormenti della guerra. Sarà proprio la guerra a far perdere lo scopo a Melìes.
Tolta la parte migliore, allo spettatore rimane soltanto un'ostentazione da parte di Scorsese di insegnare cinema, ed in alcuni punti diventa perfino un pò pretenzioso ed arrogante. Se la trama è veramente ridotta all'osso, i dialoghi penso siano ancora peggio perchè poco curati e spesso veramente superficiali.
Gli attori ottimali al film sono imprigionati in personaggi che non hanno un vero e proprio fine all'interno del film ( bibliotecario , bambina e moglie di Melìès sono abbastanza inutili nello sviluppo della trama). Io penso che Melìes avrebbe meritato una pellicola dove venisse omaggiato, ma con lui come protagonista e senza una trama così frivola di contorno che fa soltanto irritare.
COmunque guardatelo , perchè le parti sul cinema sono molto belle!! :)