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TILLIE E IL DRAGHETTO regia di Nago Isao

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Testu     6 / 10  22/11/2011 14:48:56Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi

Una favoletta per piccini, anche se chiamarla favola includerebbe la presenza di una storia, che a conti fatti non c'è... o per essere giusti è semplice e resa talmente liscia a non sentirsi del tutto.

Tecnicamente i disegni non sono male, i vecchi spot ricordo che si vantano di avere una squadra composta in parte da ex dipendenti disney. Il tratto è morbido, puccettoso soprattutto negli animali (passino conigli e cerbiatti ma draghi con le ciglia...) e seppur la pulizia su schermo risenta del budget medio-basso e dell'età di produzione tutto risulta piuttosto piacevole all'occhio, anche se Tilly esce più sproporzionata degli altri nel rapporto testa/tronco e grazie al delineamento occidentale delle guance e all'inspiegabile rossetto, pare più una nana del circo, o una delle pin-up su scatola per giocattoli alla dolceforno piuttosto che una ragazzina. Un personaggio un po come Iridella diciamo, al cui aspetto infiocchettato corrisponde un carattere tutto zucchero e miele.

Sul fronte audio c'è un po di tristezza per la direzione e sincronizzazione, entrambe raffazzonate, col risultato che le voci non solo non esprimono al meglio l'azione, ma spesso sembrano staccate, se non da narratore poco ci manca. A ciò si aggiunge la scelta delle voci, non proprio perfetta. Tilly ad orecchio mi sembra Domitilla d'Amico, ed in ogni caso risulta brava di suo ed accettabile, ma raramente trasmette la dolcezza necessaria al personaggio e me è sembrata più una teenager. Si poteva fare un pochino di meglio. Sindaco e leccapiedi invece sono abbastanza adatti ma il primo è molto rovinato dalla sincronia audio. Infine ci sono i peggiori del gruppo, lo zio Sangiorgio e il draghetto col mascara... Lo zio "vanta" la voce del comico Gianfranco d'Angelo, che come potete immaginare, per quanto dal vivo possa (ma anche no) risultare simpatico e ipoteticamente in linea come voce, come molti non professionisti, nel doppiaggio è veramente un cane ferito. A volte non si capisce che dice perchè è più basso di volume e poi di suo da momenti sufficienti passa a molte scene inascoltabili, tartaglianti, pare che non stesse manco vedendo cosa interpretava e se non conoscessi la concezione che ha il mio paese sull'animazione (figuriamoci 20 anni fa), mi chiederei come la Sedif si sia potuta accontentare di questo livello... Sul cucciolo di drago c'è poco da dire, necessitava di una voce finto giovanile e gracchiante ed invece gli hanno appioppato una di quelle vocette artigianali di bambinetto vero tipo i film di D'Alò. Visto il soggetto lucertolesco è ovviamente una porcheria bella e buona.

Ho visionato velocemente anche il doppiaggio inglese e spagnolo e sono senza dubbio migliori, ma a sorpresa mentre quello bretone non mi ha convinto appieno, mi ha invece colpito in maniera particolarmente favorevole il secondo, quello iberico, che mi è parso espressivo e perfetto per tutti i diversi animi dei personaggi.

In conclusione un cartone dolce per gli under 10, non solo per ragazzine, ma loro lo apprezzeranno più facilmente. Quaranta minuti (altro che un ora e venti) non sprecati, ma che sicuramente possono essere spesi con roba migliore. Comunque anche se meritava di essere curato maggiormente, nelle edicole e bancarelle dove è possibile trovarlo, i dvd in saldo sono per la stragrande maggioranza peggiori.



Consigliato, ma solo per un targer molto giovane. Adatto come regalino fuori dalle feste.
Testu  22/11/2011 22:15:53Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
non è da escludere comunque che parte della qualità sia scemata per una poco curata digitalizzazione sul supporto ottico