JOKER1926 6 / 10 09/12/2013 16:26:22 » Rispondi "Arrivederci ragazzi", film di Louis Malle, è una vera e propria chiave di lettura alternativa al tema ricorrente dell'Olocausto. Se lo scenario non sarà il lager si avverte, comunque, l'atmosfera. I temi convergono ben presto nel concetto della morte, del grigiore dell'animo. Le ambientazioni asfissianti e i personaggi, tutti spossati, vanno a contornare il tutto. "Arrivederci ragazzi" non ha tempo di ridere o di smorzare, almeno per un momento, il suo stile glaciale. Alla lunga il film di Louis Malle diviene una condanna a morte pure per chi guarda. Ritmi bassi e introspezioni abbastanza ridotte, personaggi chiusi in silenzi e il sincronismo simpatico (spettatore/personaggio) tarda ad arrivare. Sceneggiatura troppo lineare e storia pesante si coniugano in malo modo. Con tutto il rispetto per una storia vera e tragica, agli occhi dello spettatore, il prodotto offerto, è freddo e senza personalità. Una regia anche in dinamiche nere, come quelle di "Arrivederci ragazzi" dovrebbe, prima, allestire un palco di armonia e di calore umano. Si, il calore umano. Tutto ciò manca e quindi il dramma finale non è corrisposto con niente; se i protagonisti sono tutti asettici e monotoni di cosa piangiamo alla fine?