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E JOHNNY PRESE IL FUCILE regia di Dalton Trumbo

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Alpagueur     6 / 10  14/11/2020 11:28:22Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Dato che il film è ispirato al libro omonimo, scritto dallo stesso regista (Dalton Trumbo, questa la sua unica esperienza da regista ma non da sceneggiatore), non si può prescindere dall'inquadramento storico (che elenco sotto). Sono stato colpito dal libro, nei primi anni '70, eppure questo film sembra forzato e un po' scadente. Ma questo è semplicemente a causa di come è stato realizzato, non per la storia, che è terrificante sia per l'idea alla base, sia per il modo in cui viene portata avanti. Potrebbero esserci dei problemi con la logica di cosa mostrare e dal punto di vista di chi. "Lo scafandro e la farfalla" per es. è stato un modo pù facile per affrontare questo problema in modo leggermente diverso. Dalton Trumbo, il regista e scrittore qui, fa molto affidamento sui flashback, e in un certo senso abbiamo un film di un giovane che si prepara ad andare in guerra, con la sua ragazza più spaventata di lui e un padre con i suoi guai, proprio un'intera panoplia di ricordi che compongono la vita di un ragazzo...La narrazione di Timothy Bottoms (dalla testa del soldato ferito) ha un rilascio goffo, le parole funzionano, la voce meno. Il libro, se letto negli anni '70, poteva sembrare una protesta contro la guerra del Vietnam, anche se è stato pubblicato nel 1939. Il film doveva, ne sono certo, mirare più specificamente al Vietnam, ma ora, nel 2020, ha perso parte di questo immediatezza, e diventa un po' più astratto. È anche un po' l'esercizio di un regista, a causa della restrizione del suo punto di vista (letteralmente o attraverso flashback). Nessuna quantità di analisi eliminerà gli orrori di questa situazione. Il film indugia quando pensi che dovrebbe andare avanti, e balbetta a volte con una recitazione meno che convincente. Ma quando la comunicazione inizia effettivamente, è piuttosto emozionante. Trumbo è uno scrittore e sceneggiatore, e forse questo porta l'effetto complessivo del film, come un film. Come storia rimane devastante. Pare che Trumbo fosse filocomunista e segreto ammiratore di Stalin (qualcuno all'epoca lo accusò addirittura di servilismo nei suoi confronti e in quelli di Hitler, suo alleato), per principio contro la guerra e contro la partecipazione degli Stati Uniti nel 1938 quando Stalin e Hitler erano alleati, e poi rabbiosamente favorevole alla guerra non appena la Germania attaccò l'URSS (operazione Barbarossa). Nel caso qualcuno non conoscesse la storia, Trumbo pubblicò il romanzo poco tempo dopo il patto di non-aggressione fra Hitler e Stalin, e circa due anni dopo Trumbo denunciò il proprio romanzo nello stesso momento in cui Stalin denunciò il patto Hitler-Stalin quando Hitler sorprese il suo alleato Stalin invadendo appunto l'Unione Sovietica nel maggio del 1941. A quanto pare quindi "Johnny Got His Gun" era solo una parte dell'isolazionismo di Trumbo che propagandava contro l'aiuto del Regno Unito contro il fascismo durante il periodo in cui fascisti e comunisti erano alleati. Ma poi dal 1939 Trumbo si è pronunciato contro qualsiasi assistenza al Regno Unito, contro qualsiasi supporto, anche il supporto morale dei piccoli paesi europei (come la Grecia, i Balcani e i paesi baltici) che venivano divorati dall'Asse o dalle forze armate sovietiche, e andavano sbandierando che i rapporti sulle persecuzioni degli ebrei erano esagerazioni. Questa è stata esattamente la linea di propaganda sovietica durante il patto Patto Molotov-Ribbentrop (Stalin-Hitler). Nel momento in cui Stalin è stato attaccato dal suo ex alleato, Trumbo ha immediatamente cambiato bandiera, di nuovo seguendo esattamente il messaggio di propaganda sovietico, a un r-a-p-i-d-a-m-e-n-t-e favorevole alla guerra, premendo affinchè gli Stati Uniti entrassero immediatamente in guerra per aiutare i sovietici, e questo prima di Pearl Harbor (!). Infatti una settimana dopo lo scioglimento dell'alleanza Stalin-Hitler, Trumbo chiese che tutte le copie di "Johnny got gis gun" fossero ritirate da tutte le librerie. Trumbo ha poi promulgato una serie di trattati a favore della guerra, e scrisse la sceneggiatura del famoso "Missione segreta" ("30 seconds over Tokyo"), 1944, di Mervyn LeRoy, mostrandosi estremamente favorevole alla guerra nei suoi discorsi in pubblico. Dopo "E Johnny prese il suo fucile", Dalton scrisse nel 1940, pubblicato all'inizio del 1941, anche il soggetto per "Il notevole Andrew" (diretto da Stuart Heisler), era fermamente isolazionista e poi, dopo aver venduto i diritti cinematografici, cercò di impedire che venisse trasformato in un film nel 1942. Ovviamente quando i comunisti hanno avuto un interesse per il ritorno degli Stati Uniti all'isolazionismo, Trumbo è ricomparso, di nuovo proprio insieme alle linee comuniste, con "Johnny got his gun" come film durante il periodo della guerra del Vietnam. Questo era il contesto per una parte di propaganda sia nel romanzo che nel film. Sul film stesso, sono d'accordo con la recensione del New York Times del 1971 che diceva che la sceneggiatura era terribile, i dialoghi forzati e imbarazzanti, la performance di Robards bassa per quell'attore altrimenti eccezionale, e Tim Bottoms nei panni protagonista. Film comunque apprezzabile, nonostante la strumentalizzazione del libro da parte dello stesso autore.
Alpagueur  14/11/2020 11:38:22Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
mi son dimenticato di dire che nel 1987 James Hetfield e Lars Ulrich (Metallica) si sono ispirati a questo film per "One" (una delle loro canzoni più conosciute a apprezzate)...anche se dal testo pare più vicina alla guerra del Vietnam che alla prima mondiale. Come sonorità non è tra le mie preferite comunque...la trovo rabbiosa ma molto poco melodica (sono più amante delle "ballate"). Gli Iron Maiden hanno fatto di molto meglio per es., sempre parlando di guerre vere (The trooper, Passchendaele, Aces high, Blood brothers etc.), c'è più patriottismo nei loro testi, fermo restando che sono tutti testi implicitamente contro la guerra.